Sono stati presentati oggi, lunedì 20 luglio, i lavori di intervento dopo i danni causati dall’acqua alta del 12 novembre 2019, effettuati in questi mesi in centro storico per il ripristino di pavimentazioni e rive. Le opere, come ha ricordato il sindaco di Venezia e commissario straordinario per l’acqua alta, hanno visto un investimento di 6 milioni di euro. La conferenza è stata anche occasione per ricordare l’ambito dell’intero piano emergenziale, che consiste di due stralci di intervento (uno di oltre 16 milioni di euro, l’altro di oltre 40 milioni) per un totale di 57 milioni di euro. Si tratta di cantieri in maggioranza già consegnati, in parte in fase di ultimazione o di aggiudicazione di gara.
Per quanto riguarda il rifacimento di pavimentazioni e rive, i cantieri hanno interessato principalmente il centro storico. L’investimento più importante ha riguardato la Giudecca, dove si è proceduto al restauro di parapetti e muretti dell’area perimetrale, per un totale di 3,5 milioni di euro. Un milione e duecentomila euro sono invece stati utilizzati per la riqualificazione a Dorsoduro, per rio del Tentor, Briati e fondamenta della Madonna. Sempre alla Giudecca, effettuati lavori per 177mila euro per il ripristino delle pavimentazioni. Stesso intervento a Cannaregio (216mila euro), a San marco (147mila euro), a San Polo e Santa Croce (240mila euro), a Dorsoduro (111mila euro) e a Castello (220mila euro con intervento anche sui parapetti in Riva degli Scahiavoni e in Riva dei Partigiani). Si è proceduto anche allo stasamento di caditoie e collettori in centro storico con un investimento di circa 200mila euro.
Il ripristino dei masegni, come spiegato dai responsabili di Insula, che ha effettuato gli interventi, è avvenuto secondo il protocollo firmato con la Soprintendenza di Venezia, con il recupero quasi totale delle strutture interessate.