Il Benetton Rugby continua a lavorare a spron battuto a La Ghirada. I biancoverdi torneranno a giocare nello United Rugby Championship venerdì 25 marzo fuori casa contro Munster, nel frattempo lo spazio è dedicato al Sei Nazioni e l’Italia il prossimo weekend giocherà l’ultimo impegno contro il Galles, con diversi Leoni coinvolti. A fare il punto della situazione in casa biancoverde è Simone Ferrari:
Simone, come procede il lavoro settimanale?
“Grazie allo stop dovuto alla finestra del Sei Nazioni, stiamo approfittando di questa settimana per lavorare da un punto di vista più fisico. La scorsa settimana alcuni giocatori hanno riposato, in particolare quelli che hanno giocato di più, mentre altri hanno lavorato maggiormente dal punto di vista fisico perché ne avevano più bisogno; allo stesso modo accadrà in questa settimana. Inoltre faremo pure lavori specifici di reparto con l’Italia Under 20 e quindi sarà un’occasione di lavoro per tutti”.
Tra due venerdì ci sarà la trasferta a Munster. Che squadra è quella irlandese?
“Andare in trasferta a Munster è una delle partite più difficili. Ci attenderà una grande prova come gruppo, un gruppo che contro Sharks e Leinster è stato privato di molti giocatori. Sarà una sfida per noi con Munster, molto simile a quella con Leinster sotto certi punti di vista, però stiamo avendo un paio di settimane per lavorarci e arriveremo pronti”.
Su cosa state analizzando maggiormente il focus tecnico?
“Sono state settimane di grande revisione tecnica dopo la partita non positiva contro Leinster. Stiamo lavorando molto sui dettagli e su noi stessi. Sappiamo che dobbiamo migliorare il drive e il gioco di noi avanti. Con Munster sarà una partita simile a quella con Leinster, dovremo quindi porre più attenzione sugli aspetti da migliorare”.
Contro gli Sharks sei tornato in campo dopo oltre un anno a causa dell’infortunio al ginocchio, che emozioni hai provato?
“Rientrare in campo dopo 13 mesi è stata una grande gioia, quasi una liberazione, anche se per pochi minuti contro gli Sharks. Mi sono sentito come rinascere, è stato un percorso molto lungo, fatto da tanti alti e bassi che hanno segnato la mia carriera anche in positivo, perché penso che le prove difficili aiutino ad andare avanti. Sono molto contento, mi sento bene tuttavia manchi ancora tanto lavoro da fare, ma sono pronto”.
Cosa ti aspetti da qui alla fine della stagione dal punto di vista personale?
“Voglio sicuramente cercare di migliorare la mia condizione fisica, perché dopo un anno mi manca il ritmo partita. Sto facendo un lavoro extra tutti i giorni, anche con i preparatori, per portare il mio livello a quello degli altri dopo un anno di stop. Sono molto contento di farlo ed è una gioia per me poter rientrare in gruppo“. |