NADAL: “OTTIMA VENDEMMIA, CONTRO LE PREVISIONI DI UN MESE FA DOVE EMERGEVANO TANTI DUBBI”

 

Un’altra estate caratterizzata dalla siccità come nel 2022? Era questo il timore degli agricoltori già prima dell’estate. Un timore motivato vista la stagione primaverile, la paura di non avere acqua a sufficienza per le colture e di dover ricorrere ai Consorzi che l’anno scorso hanno fatto i salti mortali per garantire l’acqua. Invece così non è stato.

Prima il caldo poi grandinate, tornadi e abbondanti piogge con devastazioni di vigneti in tutto il Veneto e danni alle strutture. Quindi di nuovo il caldo e da circa una decina di giorni pioggia a volontà. Come ogni anno in questo periodo la domanda sorge spontanea: che vendemmia ci attende? E le risposte si sprecano. Abbiamo sentito alcuni pareri autorevoli, di imprenditori che da decenni lavorano nel vino, seguono la vite da vicino, giorno dopo giorno. Abbiamo voluto sentire dalle loro voci che vendemmia sarà quella del 2023?

Valerio Nadal presidente Condifesa TVB (Treviso-Vicenza- Belluno, oltre 10mila associati): “C’è un equilibrio sia sul grado zuccherino che sull’acidità e questo è fondamentale per la trasformazione successiva. Arriviamo da un’annata difficile, non lo nascondiamo. Fino a marzo-aprile mancava l’acqua quindi era ancora vivo il timore siccità. Ci chiedevamo come faremo ad irrigare quest’anno se manca l’acqua? Gli sconvolgimenti climatici non li puoi prevedere e sono arrivate le piogge. La bellezza del mondo agricolo è il fatto che è vivo. Giugno e luglio piovosi e spesso estremità delle calamità, grandinate eccessive in provincia di Treviso. Fondamentali sono in questo caso i trattamenti e salvaguardia del prodotto, ben mirati con supporti tecnici. Il trattamento si fa quando serve, le buone pratiche agronomiche sono la base, fogliature e cimature fatte nella giusta maniera. Lavorare con cultura perché l’agricoltura è cultura”. 

Franco Passador AD di Vivo Cantine viticoltori del Veneto orientale (la terza Coop in Italia per aumento fatturato): “sostanzialmente prevediamo una vendemmia nella norma. Un po’ difficile interpretare l’andamento stagionale, che influenzerà sull’andamento della vendemia e sulla qualità delle uve conferite. Confidiamo si ripristini il buon tempo e che ci permetta di poter introitare le uve prodotte in questa campagna vitivinicola nel migliore dei modi. Dall’analisi dei primi dati forniti dagli agronomi vediamo che le curve di maturazione stanno avendo un andamento normale e quindi ci aspettiamo dei mosti equilibrati sia per quanto riguarda la parte aromatica che quella zuccherina”.