L’agricoltura al servizio della comunità. L’azienda avicola padovana Fattorie Menesello sarà tra i cofinanziatori di un progetto unico a livello nazionale: la nascita di una stanza multisensoriale completamente in legno, per l’assistenza e la riabilitazione di persone con disabilità gravi e gravissime, che verrà realizzata nell’Istituto comprensoriale di Lozzo Atestino, in provincia di Padova.
Stanza multisensoriale in legno: il progetto
Il progetto, denominato “Wood Snoezelen”, sarà il primo a studiare gli effetti del legno per la riabilitazione, dato che l’elemento naturale sembra in grado di migliorare lo stato emotivo, riducendo la frequenza cardiaca e i livelli di stress. Il tutto è frutto di una ricerca cofinanziata dall’Università Iuav di Venezia, dal Consorzio Legno Veneto e da Bozza Legnami.
Letto ad acqua musicale, altalena delle coccole, tubo a colori, piscina con palline, proiettori per la stimolazione visiva e uditiva: la stanza multisensoriale è ora nella fase di progettazione e i lavori dovrebbero partire in estate, per arrivare a inaugurare lo spazio entro l’inizio del prossimo anno scolastico.
Spiegano Simone e Samuele Menesello, titolari dell’azienda avicola di Lozzo Atestino, specializzata nella produzione di uova, premiata da Confagricoltura per le buone pratiche che mettono al centro i processi sostenibili e il benessere: “È importante, anche per una realtà agricola, essere parte integrante della comunità con iniziative che possono contribuire alla crescita e al benessere. In questi anni abbiamo cercato di avere sempre un ruolo responsabile nei confronti del territorio, sia avviando progetti di economia circolare e sostenibilità ambientale, sia contribuendo ai progetti locali. Abbiamo donato un defibrillatore al Comune e con la scuola abbiamo già collaborato per la realizzazione per la realizzazione del progetto “Scuola a cielo aperto”, che ha consentito la realizzazione di un’aula nel verde utilizzata per compiere percorsi didattici in ambienti innovativi”.
Un progetto innovativo
Per Alfonso D’Ambrosio, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo che conta 758 alunni, si tratta dell’ennesimo progetto all’avanguardia, che punta ad una scuola incentrata sul benessere di studenti e insegnanti: “Abbiamo accettato con entusiasmo la proposta di Massimo Rossetti, docente dell’Università Iuav di Venezia, di ospitare questo spazio multisensoriale – racconta -, perché non sarà solo utilizzato dai bambini autistici, ma sarà disponibile per tutta la comunità scolastica e non. La stanza sarà aperta giorno e notte, a disposizione di chiunque la voglia utilizzare. Il Comune di Lozzo Atestino ha dato il patrocinio al progetto, mentre noi ci occuperemo di formazione del personale che dovrà interagire con i fruitori dello spazio. La scuola sposa un’iniziativa bellissima, che di solito trova collocazione negli ospedali o nelle cliniche private, perché vuole aprirsi al territorio, interagire con altre realtà, dare servizi alla comunità”.
Massimo Rossetti, docente in tecnologie dell’architettura all’Università Iuav di Venezia, è il responsabile scientifico della ricerca “Wood Snoezelen”: “Gli ambienti multisensoriali sono nati nel Nord Europa con lo scopo di migliorare la condizione delle persone con difficoltà di tipo intellettivo come i disturbi dello spettro autistico, Adhd, ritardi psicomotori – spiega -, dato che agiscono su vista, tatto, udito ed equilibrio. Mai, però, è stato realizzato un ambiente di questo tipo in legno, che aggiunge altri benefici a livello di percezione e benessere. Da anni mi occupo di scuole, come ricerca e didattica, e perciò penso che questa ricerca sia un contributo per dare un sostegno ai bambini con problematiche intellettive. Ma la stanza potrà essere utilizzata da tutti gli studenti, perché potranno giocare in un ambiente divertente e stimolante”.