«Sorprende che una decisione così delicata, come il trasferimento dell’Agenzia delle Entrate, che impatta su cittadini e imprese, non venga concertata con le parti sociali e si debba apprenderlo dai giornali. Sorprende, ancora di più, ed è grave a nostro avviso, che una tale decisione non venga presa in base a ragionamenti di ordine strategico ma “perché a Conegliano non si troverebbe un immobile”. Non siamo contrari di principio alla redistribuzione sul territorio degli uffici pubblici in una logica di area vasta ma i criteri delle scelte pubbliche devono essere razionali e trasparenti, non rispondere ad altre logiche».

Lo afferma Sisto Bravo, direttore di CNA mandamentale di Conegliano.

Qualche dato può aiutare i decisori pubblici ad effettuare scelte razionali.

L’area del Coneglianese-Quartier del Piave conta 21 Comuni e 157.188 abitanti, il 18% della popolazione provinciale.

L’area del Vittoriese conta 10 Comuni e 59.423 abitanti, il 7% della popolazione provinciale.

Le imprese attive nel Coneglianese sono 16.093, su 78.814 provinciali, e danno lavoro a 60.601 addetti.

Le imprese attualmente attive nel Vittoriese sono 4.635 e danno lavoro a 16.613 addetti.

«Il Vittoriese ha meno della metà degli abitanti del Coneglianese e un quarto delle imprese attive: questi dati sono inequivocabili e di per sé non giustificano alcuno spostamento di sede dell’Agenzia delle Entrate in quel territorio – commenta Bravo -. C’è inoltre un aspetto logistico da tenere in considerazione: Conegliano è più baricentrica di Vittorio Veneto. Perché costringere un cittadino o imprenditore di Sernaglia o Susegana ad andare a Vittorio Veneto invece che a Conegliano?».

Per la CNA non si tratta, quindi, di difendere i campanili, ma di fare ragionamenti di buon senso basati su criteri condivisi e basati su dati oggettivi.

«Coinvolgendo le parti sociali, per tempo, nelle scelte che impattano sulla comunità si possono ottenere punti di vista condivisi in vista di scelte che soddisfano i bisogni di tutti – conclude il direttore di CNA Conegliano -. Oggi non è più tempo di scelte prese in stanze chiuse e poi calate dall’alto, serve condivisione. Invitiamo l’Amministrazione comunale ad attivarsi in questo senso».