Prosegue il ciclo di conferenze promosso dalla Fondazione Cassamarca dedicato a due grandi temi, “Classico” e “Universo”, che saranno affrontati, nelle loro molteplici declinazioni, da personalità della cultura e della scienza.
L’appuntamento del 5 maggio sarà dedicato al tema: “Musica, movimento e animazione d’autore: Jiri Trnka e Michael Dudok De Wit”. La conferenza si terrà alle ore 17.
Saranno presenti Andrijana Ružić, autrice del volume “Michael Dudok de Wit – A Life in Animation, CRC Press” (Taylor and Francis Group, 2020) e Marco Bellano, autore di “Vàclav Trojan – Music composition in Czech Animated Films” (CRC Press, Taylor and Francis Group, 2020).
Il libro Michael Dudok de Wit – A Life in Animation offre uno sguardo unico sulla carriera del regista Michael Dudok de Wit; tratta la produzione di tutti i suoi film, il suo peculiare metodo di lavoro schiudendo di poco anche la sua vita privata. La biografia di questo maestro europeo dell’animazione in 2D, nato nei Paesi Bassi e con l’indirizzo a Londra, è la prima panoramica completa della sua opera canonica ed è anche arricchita da un personale glossario di animazione scritto da Michael Dudok de Wit, una ricezione critica del suo corpo di lavoro con un ampio contributo dei suoi colleghi e collaboratori. Visivamente e tematicamente, il suo stile di animazione poetico e singolare differisce dal resto della produzione di animazione indipendente contemporanea. Questo libro rivela ciò che ancora sfida ed entusiasma Dudok de Wit nell’arte dell’animazione e perché ancora continua a credere nella bellezza dell’animazione fatta a mano.
“Vàclav Trojan – Music composition in Czech Animated Films” (CRC Press, Taylor and Francis Group, 2020). Se il cinema a base di pupazzi animati è diventato oggi così popolare in tutto il mondo -a partire almeno da Nightmare Before Christmas-, il merito va in gran parte agli animatori e registi cecoslovacchi. Dagli anni Trenta in poi, sono stati ininterrotti i successi artistici di una “scuola” che, con radici profonde nel teatro di figura nazionale, ha scoperto come usare il linguaggio cinematografico per dotare la materia inerte di espressività e vita. La poetica cecoslovacca di tale animazione ha in effetti al suo cuore un paradosso affascinante: ciò che recita sullo schermo non nega mai la sua natura inanimata, ma anzi la esibisce. I pupazzi di Jiří Trnka (1912-1969) non mutavano mai espressione, come maschere in antiche commedie. Ciò che rendeva “vivi” i volti era la raffinatezza della loro costruzione, che impostava il loro sguardo in maniera da renderlo vago, perso verso misteriosi orizzonti; e vi era poi il cinema, che dava ritmo e senso alle pose degli attori in miniatura grazie a calcolate scelte di inquadratura, angolazione di ripresa e illuminazione. La pantomima, poi, era esaltata dalla musica, spesso a cura di Václav Trojan (1907-1983), collaboratore fisso di Trnka. Di questi artisti e della loro eredità parla un recente volume di Marco Bellano (Václav Trojan. Music Composition in Czech Animated Films, Routledge/CRC Press, 2019); durante l’incontro si prenderà spunto da questo libro per lanciare uno sguardo al cinema animato cecoslovacco e alla sua influenza su importanti registi del presente, quali Tim Burton (La sposa cadavere, 2005) e Henry Selick (Nightmare Before Christmas, 1993; Coraline, 2009).