Medico di famiglia - foto di repertorio
Medico di famiglia - foto di repertorio

La Giunta Regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha dato avvio alla proceduta relativa alla formazione di nuovi Medici di Medicina Generale (MMG), approvando il nuovo bando per il prossimo corso triennale.

La nuova deliberazione, la cui pubblicazione è prevista per domani, ha una previsione di 203 posti per la formazione del triennio 2023-2026: alla procedura potranno partecipare, ad apertura del bando, i laureati in Medicina e Chirurgia. Il corso sarà coperto per 137 posti con il Fondo sanitario nazionale e per 66 posti con finanziamento PNRR.

Sarà Azienda Zero, quale Ente di governance della Sanità veneta, a realizzare il bando di concorso per accedere al corso triennale in Medicina Generale, mentre il corso sarà gestito dalla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, quale struttura preposta alla formazione ed all’aggiornamento dei professionisti del Servizio Socio – Sanitario Regionale.

“La carenza di medici, soprattutto per l’assistenza primaria, – ha dichiarato l’Assessore Lanzarin – riguarda l’intero territorio nazionale, non è un fenomeno limitato, ed è legato a diversi fattori. Tra questi il ruolo che il Medico di Medicina Generale ha assunto all’interno del Sistema Sanitario, diventando di fatto lo snodo tra la Medicina territoriale e l’ospedale, punto di riferimento per la popolazione. Chi lavora in forma associativa riesce a mitigare il carico di lavoro ed a organizzare meglio la propria assistenza. A questo si aggiunge anche la mancata disponibilità dei medici presenti nelle graduatorie regionali a ricoprire le zone carenti, preferendo ambiti più attrattivi. Proprio per superare quest’ultimo scoglio sono state messe in atto iniziative per rendere più “allettanti” quelle che vengono considerato le zone più complesse”.

“Anche se lo scenario non è dei più incoraggianti – ha continuato l’Assessore veneto – va detto che molti medici affrontano comunque la sfida della formazione specifica in Medicina Generale, tanto che ad oggi, solo a partire dal 2019, i partecipanti ai corsi di formazione sono stati 792”.

“Negli ultimi anni, proprio per dare risposte certe al territorio – ha aggiunto l’Assessore Lanzarin – si è provveduto ad aumentare il più possibile il numero degli studenti ammessi al corso, al fine di incrementare il numero di professionisti potenzialmente inseribili in graduatoria al termine del triennio. Questo dimostra come la Regione del Veneto abbia un’attenzione piena e costante sui Medici di Medicina Generale, in convenzione con il SSN, che garantiscono l’assistenza primaria alla popolazione, in qualsiasi area del nostro territorio. Il loro lavoro ed impegno, è stato sperimentato nei momenti più difficili, ad esempio durante il COVID-19; essi sono il necessario collegamento tra territorio ed ospedale, ora più che in altri periodi con la popolazione sempre più anziana, con la presenza anche nella nostra regione di molte persone con patologie croniche e di pazienti con multipatologie che vanno assistiti ed accompagnati nel loro percorso di cura.

Con i Medici di Medicina Generale è stato istituito un Tavolo di negoziazioni regionale che prevede quale oggetto la discussione sull’Accordo integrativo regionale, i cui lavori di inizio sono previsti per il prossimo 12 luglio. Si tratterà di un momento di confronto e stimolo reciproco per implementare il rapporto lavorativo già in essere.