Tante le storie nell’adunata oceanica degli alpini a Treviso nell’ultimo week end. Storie di furti di pane e salame, di abbracci, di incontri dopo decenni, di nuove amicizie nate.
E cappelli con la penna nera perduti. Il fatto più increscioso, la notte tra giovedì e venerdì, quando dei ladri hanno rubato in un attendamento degli alpini, alle porte della città, oltre a generi alimentari, anche il cappello da alpino di un anziano. Lacrime, tristezza e un appello per la riconsegna. Dal furto allo smarrimento.
Tanti gli alpini che hanno perso o dimenticato il prezioso copricapo, o scambiato per errore con quello di qualcun altro. Nei locali e nei bar i titolari hanno ritrovato un po’ di tutto. E da qui è scattata la corsa agli annunci di ritrovamento ma anche gli appelli alla riconsegna o per ciò che di più caro è per l’alpino. Il cappello con la penna e le spillette che permettono di riconoscere il battaglione o il reggimento.
Inevitabili gli avvisi alle forze dell’ordine, appelli tramite il sito dell’Ana nella sezione apposita “cappelli persi e trovati” e “passaparola” sui social che si sono riempiti di immagini di cappelli scomparsi. Uno su tutti, ha però sbancato su Facebook scatenando circa 6mila500 condivisioni. Si tratta di un copricapo da Alpino con delle particolari spillette e medaglie appuntate sul lato destro a testimonianza di un’importante frazione di vita del suo proprietario. A richiederlo su facebook un alpino bresciano alla ricerca disperata del cappello perduto. Anzi dimenticato su una corriera che da Oderzo portava gli alpini all’adunata a Treviso.
E ci sono alpini disposti a offrire una ricompensa pur di ritrovare il copricapo. Insomma la caccia è iniziata. Aiutiamo noi questa volta gli alpini.