Si è tenuto ieri l’incontro con il Prefetto di Venezia richiesto da Fp Cgil e Uil Fpl sulla grave situazione presente nelle Ipab e nelle Residenze per Anziani della provincia dovuta dalla pandemia. Il Prefetto Zappalorto ha introdotto rappresentando l’importanza che le Ipab e le Residenze per anziani rivestono nella tenuta di questa crisi sanitaria, sottolineando come l’attenzione agli anziani non possa mancare proprio in questa fase di emergenza.

Come Cgil e Uil – dichiarano Daniele Giordano (Fp Cgil) e Mario Ragno (Uil Fpl) – abbiamo ribadito la nostra preoccupazione dovuta all’alto numero di anziani positivi e anche dall’alto numero di contagi tra gli operatori, che sta mettendo in discussione l’assistenza agli anziani. Siamo purtroppo in una condizione in cui nella rete delle RSA (pubbliche e private), a causa della carenza di personale, non si riescono a garantire adeguate cure e i lavoratori sono logorati fisicamente e psicologicamente dalla situazione di forte stress che vivono ormai da 10 mesi.

C’è bisogno di assumere decisioni forti per la tenuta del nostro sistema e non possiamo lasciare sole le nostre strutture per anziani che sono una parte essenziale del nostro sistema sanitario. I morti e il numero crescente di positivi tra gli operatori non si risolve diffidando le strutture, come abbiamo appreso dagli organi di informazione, ma assumendosi in pieno la drammaticità di quanto sta avvenendo e assumendo le scelte tenendo presente che il sistema va tutelato e difeso nella sua complessità.

Personale delle Ipab e delle Residenze per Anziani – sottolineano Giordano e Ragno – che è bene ricordare non ha percepito alcun incentivo economico per aver affrontato l’emergenza a differenza, ad esempio, di quello della sanità pubblica e che dal 2004 aspetta contrattualmente il riconoscimento della sua professionalità, alla pari del personale sanitario.

Come Cgil e Uil – proseguono – riteniamo ci siano le condizioni di un intervento, sia nei confronti delle Ulss, del Ministero della Salute e della Regione Veneto, per procedere ad un reclutamento straordinario di personale utilizzando le graduatorie pubbliche in essere. 
Le Ulss dovrebbero assumere a proprio carico questo personale per distaccarlo poi nelle Residenze per anziani producendo sia l’effetto di rafforzare gli organici che di evitare il collasso economico delle strutture e l’eventuale conseguenza di un aumento delle rette alle famiglie.

A questo si aggiunge l’esigenza di rafforzare l’utilizzo dei dispositivi di protezione e un coordinamento costante per il loro reperimento. In particolare abbiamo anche sottolineato come vi sia sempre maggiore preoccupazione sull’utilizzo dei test rapidi e sulla loro affidabilità in queste strutture, sopratutto per avere una puntuale sorveglianza sanitaria sui lavoratori e di come sarebbe necessario utilizzare ciclicamente sempre il tampone molecolare, con intervalli brevi.

Il Prefetto ha ascoltato e condiviso molte delle nostre preoccupazioni e si è impegnato a convocare la prossima settimana un tavolo tecnico che coinvolga le Residenze per Anziani, il Comune di Venezia, la Regione e altre soggetti utili a definire piani di intervento e proposte per reggere questa fase di grande emergenza. Lo stesso Prefetto si è impegnato nel coinvolgere e coordinare gli altri Prefetti del Veneto – concludono.