Influenza - foto di repertorio
Influenza - foto di repertorio

L’influenza australiana sta destando seria preoccupazione nella regione della Marca trevigiana, con gli esperti sanitari che prevedono una stagione particolarmente impegnativa. Il virus H3N2, comunemente noto come “variante australiana”, si distingue per la sua particolare aggressività e per la capacità di causare sintomi più severi rispetto alle normali influenze stagionali.

Un Virus Particolarmente Aggressivo

Secondo Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca, questa variante rappresenta una minaccia significativa per la salute pubblica. Il virus non si limita a colpire l’apparato respiratorio e polmonare, ma può potenzialmente interessare anche il sistema nervoso centrale. I sintomi principali includono febbre elevata, tosse persistente e forte mal di gola, con un quadro clinico generalmente più severo rispetto alle comuni sindromi influenzali.

La Campagna Vaccinale in Corso

Nel territorio trevigiano, la risposta sanitaria si sta concentrando sulla prevenzione attraverso una massiccia campagna vaccinale. I dati attuali mostrano:

  • Una copertura vaccinale del 46% tra gli over 65 e le persone fragili
  • Un obiettivo di raggiungere almeno il 60% di copertura
  • Oltre 205.000 cittadini over 65, di cui 95.000 già vaccinati
  • Circa 110.000 persone ancora da vaccinare

L’Importanza della Vaccinazione

Uno studio condotto dall’Usl trevigiana ha evidenziato l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale:

  • Previene circa 200 decessi annui legati a patologie cardio-respiratorie
  • Evita oltre 400 ricoveri ospedalieri all’anno nel solo territorio trevigiano
  • Riduce di oltre un terzo il rischio di eventi cardiovascolari gravi

Le Sfide Organizzative

La campagna vaccinale sta incontrando alcune difficoltà logistiche. Il dottor Brunello Gorini, consigliere della Fimmg di Treviso, segnala problemi nella regolarità delle consegne dei vaccini, che complicano la programmazione delle somministrazioni. Nonostante ciò, iniziative come il Flu-day hanno permesso a singoli medici di famiglia di effettuare fino a 150 vaccinazioni giornaliere.

Preparazione Ospedaliera

Gli ospedali della zona si stanno attrezzando per fronteggiare l’atteso picco influenzale, previsto tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo. Particolare attenzione viene dedicata al potenziamento dei pronto soccorso e dei reparti di medicina e geriatria.

Conclusioni

Mentre il Ministero della Salute indica come obiettivo minimo una copertura vaccinale del 75%, le autorità sanitarie locali considererebbero già un successo raggiungere il 60%, dato il persistere di resistenze alla vaccinazione. La sfida principale rimane quella di convincere la popolazione dell’importanza della prevenzione, specialmente in presenza di una variante influenzale particolarmente aggressiva come l’H3N2.

In questo contesto, l’appello delle autorità sanitarie alla popolazione, in particolare alle categorie a rischio, è di non sottovalutare l’importanza della vaccinazione come strumento principale di prevenzione contro questa forma particolarmente aggressiva di influenza.