Secondo Legambiente, una determinazione comunale pubblicata ieri potrebbe confermare alcuni sospetti

 

Sul caso della lottizzazione del colosso statunitense Amazon nel territorio comunale di Roncade il circolo trevigiano di Legambiente continua a tenere gli occhi aperti e vigili. Soprattutto dopo che la sindaca Pieranna Zottarelli si è assentata dal Consiglio Comunale proprio in sede di voto di approvazione del progetto. E infatti proprio ieri, sul sito del Comune, è spuntata una determinazione di “affidamento incarico professionale per la predisposizione di un parere e assistenza legale in merito a una procedura per la realizzazione di uno stabilimento produttivo destinato ad attività logistica”. Mera coincidenza?

Facciamo ordine. Il Consiglio Comunale di Roncade dello scorso 27 dicembre 2023 – e ancora visibile liberamente da chiunque sul canale YouTube del Comune -, con cui l’Amministrazione guidata da Pieranna Zottarelli ha approvato il progetto del polo logistico di Amazon dopo un iter di ben tre anni di polemiche e revisioni, ha sollevato parecchi dubbi all’interno di Legambiente Treviso e Coordinamento No Maxi Polo.

“Confronti a bassa voce tra architetto, segretaria e avvocato, rapidi calcoli con la calcolatrice, confronto tra diversi fogli, il tutto durante la presentazione del progetto al quale alcuni soggetti hanno improvvisamente smesso di fare attenzione”.
Comportamenti che, insomma, hanno destato perplessità nei presenti e in chi guardava da remoto, e che sono culminati nella sindaca che lascia la stanza proprio al momento decisivo del voto, proprio quel voto che segnerebbe un punto ad anni di battaglie. “Non stavo bene” ha dichiarato la sindaca Zottarelli, incalzata subito dopo dalla stampa, ma il dubbio è che qualcosa sia veramente successo proprio durante il Consiglio Comunale.

“Un rimorso di coscienza? Un repentino cambio di idee su un progetto che trasformerà per sempre il volto del territorio e che causerà danni irreversibili, anche per le generazioni future? O un conflitto di interesse?” si erano già chiesti allora da Legambiente Treviso, che in queste settimane non se ne sono stati certo con le mani in mano e un’idea precisa della faccenda dichiarano di averla e di poterla dimostrare.

Nel frattempo, in data 18 gennaio, sul sito del Comune di Roncade è comparsa una determina per l’affidamento di incarico professionale all’avvocato Andrea Crismani per la predisposizione di un parere e assistenza legale, relativo a un non meglio identificato “stabilimento produttivo destinato ad attività logistica” che però, per Legambiente Treviso, non può che essere l’intervento Amazon.
Un progetto che, lo ricordiamo, ha una lunghezza di 316 metri, una larghezza di 188 metri e altezza 26,5 metri, per un utilizzo di  circa 231 mila metri quadrati di suolo, dunque con un impatto davvero preoccupante sul territorio.

A questo punto e a maggior ragione pretendiamo dalla sindaca e dall’intera Amministrazione chiarezza e trasparenza nei confronti dei cittadini e delle cittadine di Roncade e di tutta la Marca” dicono dal circolo Legambiente Treviso “È ormai palese che qualcosa non torna sul caso Amazon a Roncade. Il “siparietto” andato in scena durante il Consiglio Comunale del 27 dicembre sembrerebbe svelare un possibile conflitto di interesse tra la sindaca e alcuni proprietari dei terreni, parenti affini di Zottarelli, come appurato da diverse verifiche compiute. Se la sindaca risultasse incompatibile per conflitto di interesse, secondo il TUEL (il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) non avrebbe potuto partecipare a nessuna discussione in merito all’istanza SUAP per il polo logistico Amazon, e non solo alla dichiarazione di voto del 27 dicembre. Siamo sbigottiti ma non siamo stupidi e nemmeno sprovveduti. Vogliamo che l’Amministrazione chiarisca una volta per tutte questa grave situazione!”