L’anedonia è una condizione patologica che implica una totale assenza di interesse per qualsiasi situazione piacevole o interazione sociale. Chi ne è affetto, infatti, non prova piacere, né manifesta alcun tipo di attrazione verso nessuna attività o nessun gesto quotidiano.

Nei casi più seri tale disturbo può sfociare in stati depressivi gravi, che talvolta possono portare addirittura a conseguenze estreme.

Anedonia: che cos’è e come si manifesta

Il termine “anedonia” deriva dal greco, letteralmente significa “assenza di piacere” ed è stato coniato dallo psicologo francese Théodule-Armand Ribot.

Entrando nel dettaglio, si riferisce ad un disturbo che comporta una sorta di appiattimento dello stato emotivo: il soggetto anedonico, infatti, è del tutto apatico davanti all’idea di uscire, avere rapporti sociali, dormire o mangiare.

Tuttavia, è bene precisare che anedonia e depressione non sono sinonimi: la prima, infatti, talvolta può sfociare nella seconda, ma al tempo stesso può anche essere una delle manifestazioni visibili di un quadro più ampio.

Come riconoscere il disturbo

Alla luce di quanto abbiamo detto, dunque, possiamo affermare che l’anedonia di per sé può essere considerata un sintomo, una condizione che può ricorrere in diverse patologie differenti. È il caso, ad esempio, di depressione, schizofrenia, morbo di Parkinson e di alcuni disturbi della personalità.

Tuttavia, esistono anche dei tratti distintivi propri di questo disturbo. Chi ne è affetto, infatti, presenta uno stato di anestesia organica, assenza di piacere davanti a situazioni quotidiane di per sé piacevoli, malinconia perenne, tendenza all’isolamento, paure diffuse spesso infondate e -nei casi più seri- tendenze suicide.

Cura e trattamento

L’iter terapeutico per trattare questo disturbo è tendenzialmente identico a quello utilizzato per la cura della depressione e di altri disturbi psicologici.

A seconda della gravità della situazione, infatti, lo specialistica potrà prescrivere delle sedute psichiatriche, ma anche uno specifico supporto farmacologico qualora questa condizione sia la manifestazione di qualche altra patologia.