Electric plant turbine generator in the power supply plant in the industry area during twilight time

“Finalmente l’autonomia in un settore strategico come l’idroelettrico arriva anche in Veneto, grazie alla legge approvata oggi dal Consiglio e che, da anni, sto seguendo in prima persona”. Queste le prime parole dell’Assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, promotore della norma legislativa, nel commentare l’approvazione della legge relativa alle disposizioni concernenti le concessioni di grandi derivazioni d’acqua ad uso idroelettrico.

“Un lavoro paziente che, partito nel 2019 grazie all’emendamento convertito in legge dell’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giorgetti (governo Conte1) al Decreto Legislativo 79 del 1999 – spiega l’Assessore – oggi ci permette di approvare una norma che fa sì che, alla scadenza delle concessioni, le centrali diventino di proprietà della Regione, ovvero del territorio, a costo zero. Una legge che, almeno in questo settore, ci porrà alla pari del Trentino”.

“A caduta questo significa che le nuove gare e tutto ciò che ne consegue saranno indette non più dallo Stato ma dalla Regione o dalla Provincia di Belluno, nel pieno rispetto della specificità della stessa, – prosegue Bottacin – ma soprattutto che potremo avere un’importante potenza energetica propria con evidenti positive ricadute per tutto il territorio”.

“Si tratta di una svolta epocale – conclude il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – in quanto questa legge rappresenta decisamente e concretamente un primo passo verso quell’autonomia che i veneti hanno votato con il referendum nel 2017 in maniera unanime. Una legge che può essere paragonata ad una vittoria soprattutto se ci ricordiamo che le nostre famiglie e le nostre imprese stanno vivendo un momento particolarmente difficile per la crisi economica ed energetica in atto. Ringrazio coloro che hanno lavorato e stanno lavorando per garantire, pertanto, ossigeno in questo periodo buio”.

In Veneto sono ben trentaquattro le grandi centrali, di cui la maggior parte sono concentrate in provincia di Belluno dove se ne contano ventiquattro, a seguire Verona con cinque, Vicenza con tre e Treviso con due, che valgono insieme circa 4.500 gigawattora all’anno.