Il Sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia
Il Sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia

Il primo cittadino di Jesolo, Valerio Zoggia, prende posizione sul tema dell’area della Croce Rossa Italiana di via Levantina, da qualche tempo oggetto di discussione e dibattito sulla sua riqualificazione.

“Nelle ultime settimane si è sentito parlare molto della sede jesolana della Croce Rossa Italiana, di aste per la vendita di terreno e immobili, di proposte per la trasformazione di quest’area in un centro per le cure termali idea, questa, sostenuta addirittura da un comitato fondato da un ex deputato o in centro di formazione internazionale per personale volontario. Ancora, richieste di discussione in Consiglio comunale e proposte di intervento del Comune per l’acquisto dell’area, che ad oggi è stimata in 12 milioni di euro. Anche alcuni politici locali, sono saliti sul carro a dire la loro, più alla ricerca di visibilità che altro. Perché, è necessario dirlo, sull’argomento sono state spese tante parole ma si è sentita poca sostanza. Il risultato di tante chiacchiere e, addirittura, del coinvolgimento della politica nazionale sulla discussione, è stato il posticipo dell’asta per la vendita dell’area. Nessuno dei politici che è intervenuto sul tema ha provato a mettere sul piatto un po’ di sostanza. Non lo ha fatto chi propone di togliere dal piano alienazioni della Croce Rossa l’immobile di via Levantina per farne un centro di formazione, senza chiedersi perché la stessa Istituzione abbia scelto la strada della vendita. Non lo ha fatto nemmeno chi, con tanto di comitato sbandierato come “comitato cittadino” ma che riporta un preciso nome e cognome, chiude la porta a qualunque altra ipotesi di riqualificazione che non sia un centro termale. Mi chiedo se il promotore di questa ipotesi abbia valutato anche un piano economico di fattibilità, se sia a conoscenza delle difficoltà in cui versa il settore delle cure termali che sopravvive anche grazie a finanziamenti a fondo perduto. Ci tengo anche a ricordare che Jesolo in passato ha avuto un centro elioterapico: lo Stej. Pur con le dovute differenze, questa struttura erogava cure particolari avvalendosi di sabbiature, massoterapia e l’impiego delle acque di Tabiano a scopi terapeutici. Eppure oggi lo Stej non esiste più. Sarebbe opportuno chiedersi il perché. Questi sono fatti. Facci a cui ho l’impressione che nessuno abbia dato peso prima di lanciarsi a capofitto sulla stampa, per di più senza riflettere sull’opportunità di esporsi su un tema quando c’è un’asta in corso. L’unica, vera, realtà è che, ad oggi, al Comune di Jesolo non si sono presentati investitori, né sono pervenuti progetti. Noi siamo favorevoli ad una riqualificazione dell’area della Croce Rossa, che tenga anche conto della peculiarità, anche ambientale del luogo nonché della posizione fronte mare, ma pretendiamo che la quesitone sia affrontata, da tutti, con serietà e non alla stregua di chiacchiera da bar alla ricerca di riflettori e qualche, facile consenso”.