Spaccio di droga a Jesolo
Spaccio di droga a Jesolo

Un mese. Questo è stato il termine che la Squadra Mobile di Venezia, nell’inchiesta lampo diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia e con l’ausilio del Servizio Centrale Operativo di Roma, ha impiegato per ricostruire la fitta rete di intrecci criminosi che hanno legato spacciatori di tutto il nord Italia con una meta comune: la città di Jesolo.
Jesolo, località balneare per antonomasia del Nord-Est, punto focale della movida, è stato il panorama perfetto per gli spacciatori nigeriani provenienti da Torino, Trento, Vicenza, Padova, che hanno trovato nel litorale Jesolano un punto di incontro con una elevata domanda di sostanza stupefacente: il consumo di cocaina, eroina e marijuana aveva ormai raggiunto in città una consistenza considerevole.
Un dato rilevante è il fatto che a chiedere gli stupefacenti non fossero soltanto i giovani, spesso giovanissimi, che affollano i luoghi di ritrovo della movida. Le telecamere degli investigatori hanno infatti ripreso persone di tutte le età, che andavano sul litorale non per godersi il tramonto, ma per acquistare droga. Si nota dalle riprese anche una famiglia con un passeggino che, invece di comprare un gelato, si avvicina ad un soggetto di colore per ricevere in cambio una pallina di sostanza stupefacente.
Notevole la collaborazione dei gestori dei locali della movida, che hanno denunciato il fenomeno e hanno dato grande ausilio alle indagini. Grazie alle telecamere di precisione, e all’ausilio di un drone, sono state ricostruite le modalità operative di questo gruppo di spacciatori; i quali, sebbene provenienti da diverse città, sono riusciti ad organizzare un piano di coordinamento della piazza di spaccio efficiente e proficuo.
I pendolari della droga si trovavano a Jesolo, e il commercio di sostanze stupefacenti avveniva in spiaggia, dove gli acquirenti si recavano ad acquistare le dosi.
11 gli arresti portati a segno dagli agenti della Squadra Mobile di Venezia.