Al via domani la campagna di comunicazione social cucita su misura per i giovani
L’AVIS Provinciale di Treviso decide di scommettere sui giovani dai 18 ai 25 anni e li rende protagonisti di una nuova e originale campagna di fidelizzazione attualmente ai nastri di partenza.
L’obiettivo è quello di aumentare la loro conoscenza dell’associazione e incoraggiarli a donare il sangue: tre i “messaggi” che circoleranno su Instagram e TikTok con un linguaggio spontaneo e ironico cucito su misura sulle loro preferenze. Ogni ragazzo o ragazza può diventare “Superdonatore”, infatti, perché non serve alcun vero superpotere.
La campagna social elaborata per AVIS Provinciale di Treviso dall’agenzia Consilia è la seconda fase di un progetto iniziato già nel 2022, quando l’Associazione dei volontari del sangue della Marca ha condotto un’indagine su donatori ed ex donatori per vagliare punti di forza e criticità del sistema. Sulla base delle risposte ricevute dai giovani sono stati individuati alcuni punti decisivi sui quali lavorare per avvicinarli a questo importante gesto sociale. La campagna, infatti, si sviluppa interamente attorno a falsi miti da sdoganare – come la necessità di essere astemi per poter donare il sangue – e parallelamente sui vantaggi dell’essere donatori – come la possibilità di ricevere gratuitamente le analisi del sangue, utili anche per intercettare eventuali patologie e fare prevenzione ad ampio raggio.
Questi i temi da veicolare attraverso tre video creati ad hoc e pubblicati sulle principali piattaforme social utilizzate dai giovani, ovvero Instagram e TikTok. La campagna, al via ufficiale da venerdì 17 febbraio, sarà attiva per qualche mese e sarà visibile esclusivamente ai ragazzi e alle ragazze della Marca nella fascia 18-25 anni. Cliccando su uno dei tre video proposti, gli interessati saranno indirizzati a un breve form online che li metterà direttamente in contatto con AVIS Provinciale Treviso; a stretto giro riceveranno una telefonata dalla segreteria per prenotare un appuntamento dedicato alla verifica di idoneità alla donazione.
Il processo messo in piedi dall’Associazione Volontari Italiani del Sangue trevigiana è dunque molto semplice e immediato, all’altezza della richiesta di praticità, digitalizzazione e presenza sui social media raccolta proprio attraverso l’indagine condotta sugli under 25 nel 2022.
Per catturare il loro interesse, l’AVIS della Marca ha scelto di avvalersi di un giovane illustratore diventato ormai fenomeno mediatico: Lorenzo Baioli, alias Pupetti Tutti Matti.
Con i suoi video ironici popolati da pupazzetti dai colori accesi e voci simpatiche ha conquistato in poco tempo un enorme pubblico di quasi 200mila follower su Instagram e oltre 400mila su TikTok, dove i suoi video hanno ricevuto più di 5 milioni e mezzo di “Mi piace”.
È proprio questo humour a tratti irriverente a essere apprezzato dai giovani – in particolare da quelli della Generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012) – che Pupetti Tutti Matti sa utilizzare al meglio per veicolare dei messaggi attorno a tematiche generalmente di loro interesse, come ad esempio quelle ambientali. Immagini, musica e testi sono stati elaborati sulla base degli interessi, dei gusti e dei valori di quella specifica fascia di popolazione, per portarla a conoscere la mission di AVIS ed eventualmente a diventarne partecipe.
I tre video ideati per AVIS Provinciale Treviso dunque presentano i “Superdonatori”, tre personaggi dotati di poteri del tutto curiosi e originali, perché in realtà non sono né “super” né “speciali”. Il messaggio infatti è che chiunque può essere un Superdonatore – cioè un super eroe – perché non servono caratteristiche particolari.
Si può fare del bene per la comunità anche se si è tirchi e si vogliono le analisi del sangue gratuite, e anche se non si vuol rinunciare a una birra nel weekend (responsabilmente), perché in questi casi è comunque possibile donare il sangue. “Lui è un eroe perché ha capito che per donare non ci vuole alcun super potere” chiosa uno dei tre video della campagna, a breve sugli smartphone di tutti i giovani della Marca.
“Ringrazio AVIS Provinciale Treviso per questa iniziativa rivolta ai ragazzi e alle ragazze perché c’è bisogno anche del loro supporto e del loro entusiasmo” – commenta Arianna Veronesi, direttrice dell’Unità Operativa di medicina trasfusionale dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso -.
“I donatori sono il cuore, il fulcro dell’ospedale e a tutti loro va sempre incondizionatamente la mia gratitudine, per questo il centro trasfusionale è pronto ad accogliere i giovani che questa campagna aiuterà a richiamare“.
“È bello constatare questo continuo rapporto di collaborazione tra i territori, l’azienda sanitaria e associazioni come l’AVIS, sempre impegnate in favore della comunità. Sono particolarmente contenta che una campagna di comunicazione sia stata cucita su misura sui giovani, porgendo finalmente un orecchio attento ai linguaggi, ai loro interessi e al loro modo di osservare il mondo” chiosa Paola Roma, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 2 Marca Trevigiana.
“L’obiettivo di questa campagna è diffondere la conoscenza di AVIS tra i giovani, sperando che questo faccia crescere ancora di più la consapevolezza sull’importanza della donazione di sangue e plasma. Guardando allo storico, come AVIS Provinciale di Treviso contiamo annualmente circa 4.000 manifestazioni di interesse, di queste 2.000 si trasformano in donatori e quindi donazioni effettive. Con la campagna in atto contiamo di implementare il bacino di utenti raggiunti nella fascia tra i 18 e i 25 anni, che è il target specifico di questa iniziativa, utilizzando le piattaforme social da loro più frequentate. La segreteria provinciale proporrà agli aspiranti giovani donatori un appuntamento per l’idoneità, che rappresenta il primo passo per poter diventare donatori e donatrici” spiega Stefano Pontello, presidente dell’AVIS Provinciale di Treviso.