La maglia di campione europeo ad onorare i 100 anni della Grande Guerra. Un’Europa unita, tutte le stelle racchiuse su quella maglia indossata da Alexandr Riabushenko che sale sul gradino più alto della Bassano Montegrappa e consegna la corona di alloro per ricordare i caduti della prima Guerra Mondiale, caduti per riunire l’Europa, quella stessa Europa di cui Riabushenko veste la maglia. Il campione bielorusso ha vinto per il secondo anno consecutivo una delle corse più belle del panorama internazionale dei dilettanti. Solo i grandi campioni l’hanno vinta. Da Gino Bartali a Giordano Cottur, e ancora Gotti e Aru per ricordare solo gli ultimi anni. 27 chilometri di salita lungo la strada degli eroi, tra montagne ancora intrise del sangue e dei ricordi dei combattimenti e dei combattenti. E Alexandre Riabushenko, già vincitore quest’anno del Giro Internazionale del Belvedere e di due tappe del Giro d’Italia Under ha dimostrato di essere campione in  tutto.

“Ora devo pensare al Tour de L’Avenir e al mondiale – racconta il bielorusso della Palazzago, stremato dopo l’arrivo -. E non vi nascondo che vincere qui, per il secondo anno consecutivo è una emozione immensa. Queste sono le corse vere“.

Qui sul Grappa dove osano le aquile. Con una Palazzago che ha saputo guidare alla perfezione la corsa facendo arrivare lassù in cima al quinto posto Luca Covili e all’ottavo Eros Colombo.