Tredici Tour de France. Tredici firmati Pinarello. In principio furono gli spagnoli. Ora gli inglesi. Dalla fabbrica trevigiana che porta il nome dello storico fondatore Giovanni, sono usciti i “bolidi” che hanno permesso anche a Cris Froome di vincere il quarto Tour de France consecutivo.

La Pinarello insomma a quota tredici. Tanti sono i Tour de France vinti dal notissimo marchio trevigiano, ieri il poker servito dal britannico di Sky Chris Froome nell’imitabile scenario dei Campi Elisi. Gli altri trionfi erano arrivati con “Perico” Pedro Delgado (prima gioia nel 1988), Miguel “Miguelon” Indurain il Re di Navarra (quattro della memorabile cinquina del Navarro), Bryne Riis, Jan Ullrich, Oscar Pereiro e Sir Bradley Wiggins. In pratica, nelle ultime sei edizioni della Grande Boucle, Pinarello non s’è vestita di giallo solo nel 2014, quando irruppe Nibali.

La scorsa estate s’assicurò pure l’oro a Rio con l’impresa del pistard Elia Viviani nell’Omnium. La Marca imprenditoriale insomma fa ancora parlare di se nel mondo, in particolare quello della bicicletta, il mezzo in continua esplosione a livello globale, per una mobilità sempre più eco – sostenibile. E infatti era notizia di pochi giorni fa, dopo l’organizzazione della ventunesima edizione della Gran Fondo Pinarello, seguita da Notizie Plus con degli speciali Tg+ Sport, che l’azienda trevigiana investirà sulle e-bike, biciclette a pedalata assistita.