Fa parte del plotone dei giovani arrivi che arricchiscono la rosa dei Leoni. Lorenzo Cannone è sbarcato in Ghirada giovedì scorso, insieme ai suoi compagni dell’Italia Under 20 – vale a dire Menoncello, Pani, Drago, Alessandro Garbisi, Piantella e Marin – che in estate hanno disputato il Sei Nazioni di categoria.

Lorenzo, come stanno andando i primi giorni a Treviso?
“Mi sto trovando molto bene, è già il quarto giorno di allenamento per me, mi sto ambientando col resto della squadra, ho già conosciuto il resto dello staff e ho già capito che mi trovo in un grande club, molto professionale. Ritrovare poi mio fratello Niccolò qui è un sogno che si realizza”.

Cosa ti aspetti da questa esperienza?
“Quest’anno mi aspetto di giocare il più possibile, a questa età la cosa più importante è giocare più minuti possibile, quindi l’importante è lavorare sodo, farsi notare dallo staff tecnico per fare tutto al meglio”.

Quanto è importante per te sapere di ritrovare tuo fratello Niccolò in squadra?
“Personalmente, come dicevo prima, è come un sogno per me giocare insieme a mio fratello. Già l’anno scorso abitavamo insieme, lui giocava qui a Treviso e io a Padova. Ritrovarsi qui, svegliarsi insieme, fare colazione con lui e stare sempre con Niccolò è una bellissima cosa, poi grazie a lui ho conosciuto più velocemente il resto della squadra, lo staff e mi dà molti consigli”.

Che tipo di giocatore sei? Quali sono i tuoi punti di forza e gli aspetti su cui devi migliorare?
“Devo migliorare sulle rimesse laterali, infatti anche grazie a Niccolò sto ricevendo molte dritte. Sono principalmente un ball carrier, però devo migliorare anche sulla difesa e sui recuperi”.

Hai già parlato con lo staff tecnico?
“Sì, ho già parlato con gli allenatori e abbiamo già messo a punto un programma e ho già detto sui punti tecnici in cui devo migliorare e io continuerò a lavorare duro, senza mai abbassare la testa”.

Al Benetton Rugby hai anche ritrovato diversi compagni dell’Italia Under 20?
“Sicuramente è una cosa molto bella, alcuni ragazzi li conosco anche da cinque anni e abbiamo fatto le accademie zonali insieme. Ritrovarli qui e giocare con loro è una cosa fantastica. Con la Nazionale Under 20, anche a causa del Covid, non abbiamo fatto tanto e abbiamo smesso l’anno scorso un Sei Nazioni Under 20 dopo tre partite e non abbiamo fatto un Mondiale, quindi daremo tutto quest’anno”