Consegnato oggi al direttore generale Ulss 2, Francesco Benazzi, il “Bollino Azzurro” di Fondazione Onda che premia gli ospedali italiani che si distinguono per l’approccio all’avanguardia e interdisciplinare nella gestione delle complicanze funzionali urinarie e sessuali post trattamento per il tumore della prostata.

Fondazione Onda ha esaminato 56 candidature pervenute, valutando ogni percorso in base a rilevanza, multidisciplinarietà, efficacia, efficienza e replicabilità e ha premiato come Best Practice tredici strutture tra cui l’Ulss 2. Nel dettaglio, l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso è stato selezionato come Best practice per i migliori percorsi ospedalieri nella gestione delle complicanze funzionali post operatorie del tumore della prostata.

Sono circa 564.000 gli italiani con pregressa diagnosi di tumore della prostata, la neoplasia più frequente nella popolazione maschile, che rappresenta oltre 19,8 per cento di tutti i tumori diagnosticati negli uomini, tanto che solo nel 2022 sono stati diagnosticati 40.500 nuovi casi. 

In Veneto, sempre nel 2022, sono stati diagnosticati 3.177 nuovi casi, dei quali 764 nella sola Ulss 2. Nell’Unità Operativa Complessa di Urologia del Ca’ Foncello di Treviso, diretta dal dr Mario Salvatore Mangano nel 2022 sono stati eseguiti 140 interventi di prostatectomia radicale, tutti con tecnica mini-invasiva robotica grazie alla dotazione presente nelle sale operatorie dell’urologia del Robot Da Vinci di ultima generazione.

“Oltre alla cura ed alla guarigione dalla neoplasia prostatica – spiega il dr Mangano – si è reso necessario anche garantire al paziente una adeguata qualità di vita, con una particolare attenzione alle due più comuni problematiche che classicamente si riscontrano dopo l’intervento chirurgico e che ne possono rallentare una guarigione fisica e psichica: il deficit erettile e l’incontinenza urinaria”.

Grazie alla stretta collaborazione e sinergia del reparto del dr Mangano con il reparto di Medicina Fisica e Riabilitazione, diretta dal dr Marco Gugelmetto, e del Centro di III livello Incontinenza e Stomie del Ca’ Foncello, diretto dal dr Giulio Aniello Santoro, è possibile una presa in carico ottimale del percorso di cura del paziente prevedendo l’anticipazione del trattamento riabilitativo già prima dell’intervento chirurgico, assicurando ai pazienti una preparazione ottimale e un recupero più efficace. 

I punti chiave dell’approccio riabilitativo in Medicina Fisica e Riabilitazione sono:

  • il colloquio preoperatorio per una corretta informazione del paziente;
  • la presa in carico personalizzata con un team riabilitativo multidisciplinare;
  • continuo e programmato monitoraggio del recupero del paziente;
  • approccio globale alla riabilitazione, anche emotiva.

Il percorso diagnostico-terapeutico che si svolge presso il Centro di III Livello Incontinenza e Stomie del dr Santoro segue un protocollo aziendale condiviso ed ha come cardine della presa in carico la “centralità” del paziente attorno al quale ruota un team multidisciplinare di esperti: urologi, personale infermieristico, fisiatra e fisioterapisti per l’effettuazione di esami, riabilitazione pelvica e valutazione dei risultati funzionali postoperatori. 

“Orgogliosi di aver ricevuto un altro riconoscimento da Fondazione Onda – il commento del direttore generale, Francesco Benazzi – che ringraziamo perché contribuisce al miglioramento dei percorsi integrati per le problematiche post-trattamento del tumore alla prostata e ne incoraggia l’implementazione negli ospedali. Il Bollino Azzurro – continua Benazzi – riconosce l’impegno dei nostri professionisti e il loro qualificato operato”.