Smart phone and shared bikes

Fino a 500 mezzi, 150 a pedalata assistita. 60 stazioni in tutta la città. L’assessore De Checchi: «Un sistema di nuova concezione: flotta estesa e grande flessibilità»

 

È stato approvato questa mattina dalla Giunta comunale il progetto di gestione del sistema di bike sharing della Città di Treviso.

Il servizio di nuova concezione, che sarà oggetto di gara di appalto, prevede l’utilizzo di una specifica App per prelevare le biciclette, il posizionamento di almeno 60 stazioni definite da una adeguata segnaletica, e una flotta fino a 500 mezzi, di cui almeno 150 a pedalata assistita. Inoltre, è prevista la predisposizione di una piattaforma digitale di gestione in grado di dialogare in tempo reale con le bici, che saranno tutte geolocalizzate.   

Per garantire una condivisione delle bici ordinata ed evitare la dispersione o il posizionamento in aree non idonee, in centro storico e nell’anello fuori Mura non sarà possibile chiudere il pagamento fuori dalle aree-stazione, queste ultime dislocate in maniera omogenea nei quartieri della Città, garantendo un collegamento efficace e la massima comodità di utilizzo per gli utenti.  

Ci sarà anche la possibilità di abbonarsi al servizio: a titolo esemplificativo (il costo sarà infatti elemento di offerta di gara), con 6 euro si potrà girare per tutta la giornata. Sessantacinque euro, invece, è il costo indicativo dell’abbonamento annuale mentre per la pedalata assistita sarà previsto un pacchetto da 30 minuti a 7,50 euro fino al giornaliero da 30 euro. 

Inoltre, fra il 2023 e il 2024, verranno sostituite le stazioni presenti in Città per permettere la realizzazione delle nuove postazioni, ben 60, che prevedono una segnaletica dedicata e lo sfruttamento delle potenzialità della App.  Il sistema entrerà in funzione entro i primi mesi del 2024. 

«Il nuovo bike sharing rappresenta il giusto compromesso fra le stazioni, che prevedono un’impostazione “fissa” e la modalità free floating», evidenzia l’assessore alla Mobilità del Comune di Treviso, Andrea De Checchi. «Ciò permetterà sia una certa flessibilità negli spostamenti e nella sosta, sia l’ordine e il decoro. Il nuovo bike sharing rappresenta la concretizzazione della rivoluzione della mobilità cittadina, con il raddoppio delle stazioni, che saranno virtuali e gestite tramite App, la presenza di biciclette a pedalata assistita e la possibilità, a seconda delle necessità e dei flussi, di modificare le aree di sosta senza dover far fronte a limiti infrastrutturali».