Queste le dichiarazioni di mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC, dopo la vittoria sul campo del Bologna. “Oggi abbiamo sofferto, la realtà dei fatti è questa, bisogna essere onesti. Abbiamo incontrato una squadra forte, che ci ha costretti ad una grandissima partita difensiva, di grande cuore, carattere e mentalità. Il calcio è anche questo. Bisogna pensare che non in tutti i campi si può dominare. I punti salvezza bisogna riuscire a trovarli anche in gare come queste. Tutto parte dall’umiltà di capire chi siamo. Credo che sia giusto rendersene conto. Venire qui ed essere presuntuosi, scoprirsi, poi i complimenti li prenderei io, ma alla fine torneremmo a casa dopo aver preso tre o quattro goal. Abbiamo sicuramente un assetto difensivo che, in questo momento, dà ampie garanzie, con i due centrali che sono davvero impressionanti. Nel primo tempo le nostre punte ci hanno aiutato meno, è andata meglio invece nella ripresa, e siamo riusciti a indirizzare la partita come volevamo, poi alla fine avremmo potuto chiuderla, perché abbiamo avuto delle ripartenze ed occasioni a tu per tu con il portiere avversario, che però non abbiamo saputo sfruttare. Sono contento che la squadra cerchi di interpretare quello che è il mio pensiero. Rispetto a quella disputata contro la Roma, quella di oggi è stata una gara totalmente diversa, creando otto occasioni e subendone nove. Normale che, per come siamo fatti noi, possiamo fare partite di sofferenza, ci può stare, e in quelle gare dobbiamo cercare di lottare tutti insieme per cercare di portare a casa dei punti, ma ripeto: fa parte del percorso per cercare di capire chi siamo. I nostri tifosi erano veramente in tanti, oggi, mi fa veramente piacere aver regalato loro un bellissimo viaggio di ritorno, perché quando un popolo ci segue in questo modo, la cosa più importante è continuare a farlo innamorare di noi e soprattutto dello spirito che si mette in campo. Il Bologna, come detto è una squadra veramente forte, però ha trovato davanti un muro di ragazzi che volevano a tutti i costi portare a casa il risultato. Ci sono gare dove si è più arrembanti, altre dove, per merito dell’avversario, sei messo alle corde, siamo stati bravi a mettere una pezza in tutto, e molto cinici a fare goal quando ne abbiamo avuto l’occasione. Se conosciamo i nostri limiti? Sì, credo che questo faccia parte dell’umiltà che dobbiamo avere. Dobbiamo sapere bene con chi giochiamo e che tipo di partita andiamo ad affrontare, quando siamo fuori casa è evidente che non possiamo avere l’atteggiamento del Real Madrid che va a giocare a Bologna. Noi siamo il Venezia, siamo a caccia di punti salvezza e dobbiamo cercare di andarli a prendere il più possibile. In questa gara è stato premiato l’atteggiamento. Questo campionato di serie A è difficilissimo, lo vedo da che cosa ne pensano i miei tanti giocatori stranieri. Qualcuno ci ha messo un po’ più di tempo, altri lamentano la differenza di ritmo e di tecnica, e poi rispetto alla serie B vediamo squadre con campioni, noi non ne abbiamo ma abbiamo giocatori che lavorano per diventarlo. Inoltre, la giocata del singolo è sempre dietro l’angolo, quindi non possiamo assolutamente prescindere dal lavorare di squadra”.