In grande crescita il turismo termale in Veneto nel 2019. Un più 1,1 per cento nei primi sette mesi dopo un 2018 in negativo. “Non ho mai detto che il turismo in Veneto nel 2019 sia in calo ovunque. Anzi le stime in nostro possesso relativi ai primi sette mesi dell’anno confermano la buona tenuta di comparti che in passato sono stati in difficoltà, come quello montano e quello termale”.

L’assessore regionale al turismo Federico Caner intende fare subito chiarezza rispetto alle affermazioni del sindaco di Abano Federico Barbierato sull’andamento della stagione termale 2019. “Mi spiace se il primo cittadino della prima città termale d’Italia, se non d’Europa, ha frainteso dati e analisi forniti dalla Giunta regionale – afferma Caner – Anzi, intendo rassicurarlo, e con lui tutti gli albergatori e gli operatori del distretto termale euganeo: le stime relative al periodo gennaio-luglio 2019 per alberghi e campeggi segnalano un aumento complessivo delle presenze dell’ordine dell’1,1 per cento rispetto all’analogo periodo del 2018 e un aumento degli arrivi dello 0,9 per cento. Sono il primo a dire che si tratta di un segnale importante di tenuta del settore, anzi di ripresa, in controtendenza rispetto ad anni non esaltanti. Ricordo che veniamo da anni in cui il turismo termale cresceva meno degli altri comprensori e che nel 2018 ha registrato un meno 1,9 nelle presenze rispetto all’anno precedente”. “Credo, tuttavia, che i dati vadano letti sempre correttamente, per onestà intellettuale e di pubblico amministratore– aggiunge Caner – Il segno ‘più’ dà atto del buon lavoro fatto da tutti, manager del turismo, operatori e amministratori locali e Regione, e confermano che siamo sulla buona strada. Ma non ci sono margini per trionfalismi o per cullarsi sugli allori, dato che il settore termale è storicamente uno dei comparti più in difficoltà nell’offerta turistica regionale: la competizione internazionale, nel settore termale, è agguerrita e sul distretto euganeo dobbiamo, tutti, continuare a investire di più, in qualità delle strutture e delle cure, diversificazione e modularità dei pacchetti, servizi di accoglienza, qualità dell’ambiente e proposte integrate per abbinare welness, sport e cultura. La Regione, anche con gli ultimi bandi e provvedimenti legislativi, c’è e sta mettendo in campo strategie e risorse: se anche le amministrazioni locali, la Dmo e le associazioni di categoria saranno al nostro fianco per investire in promozione e qualificazione, le terme di Abano, Montegrotto, Battaglia e Galzignano potranno continuare ad essere la Spa d’Europa”.