Casinò in agitazione e il direttore generale Eros Ganzina nell’occhio del ciclone. Il manager scelto daLuigi Brugnaro è adesso contestato dai sindacati dell’azienda, che addirittura legano l’apertura dello stato di agitazione proclamato pochi giorni fa, proprio alle cattive relazioni con il direttore.

I sindacati infatti, distinguono tra un atteggiamento sostanzialmente positivo verso il Consiglio di amministrazione ma proclamato «nonostante l’apprezzamento per l’approccio positivo», come si legge nel comunicato di Slc-Cgil, Fisascat-Cisl, Ugl Terziario, Snalc e Rlc, indirizzato oltre che a Zuin al consiglio di amministrazione «che nell’incontro dello scorso 8 settembre hanno manifestato proprietà e Cda, ma che non ha fin qui prodotto cambiamenti nelle modalità della Direzione generale».

Non è un mistero che la nomina sia stata a lungo ritardata anche perché il Consiglio di amministrazione guidato da Salvalaio ha nella parte iniziale del suo mandato operato senza un direttore generale e riteneva di poter fare ancora da solo. Poi Brugnaro aveva deciso di nominare comunque Ganzina che però non è mai riuscito a entrare in sintonia con i sindacati.

Ora il sindaco chiedono misure concrete di razionalizzazione della casa da gioco, con un taglio di spesa sul costo del lavoro di almeno 4 milioni di euro, agendo in particolare sulla riduzione di premi e indennità. Pronti a venire incontro alla casa da gioco, accontentandosi di “soli” 15 milioni di euro di contributi dal Casinò sul 2016.

Ma si apre ora una trattativa molto difficile con i sindacati sulle nuove misure, che le sigle dell’azienda vorrebbero comunque “spalmate” su una base triennale. Chi la condurrà? Dovrebbe toccare allo stesso Ganzina, ma i sindacati verso di lui sembrano aver chiuso la porta.

Gian Nicola Pittalis

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