Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è espresso oggi, mercoledì 26 luglio, in riferimento ai dati contenuti nella Statistica Flash di luglio 2023 sull’interscambio commerciale veneto, il quale prosegue sul sentiero espansivo che ha caratterizzato la dinamica dell’anno precedente.

Nel 2022, comunica l’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto, l’export regionale registra un’ulteriore progressione della sua capacità di penetrazione nei mercati esteri (+16 per cento) rispetto al 2021.

“Il Veneto conferma la sua attrattività e il suo notevole grado di apertura ai mercati mondiali con le esportazioni che generano un’ampia quota del Prodotto interno lordo regionale. Il valore del fatturato estero realizzato dalle imprese venete nel 2022 è di oltre 82 miliardi di euro e rappresenta oltre il 46% della ricchezza prodotta a livello regionale; ciò rende il Veneto uno dei territori del Belpaese più aperti ai mercati internazionali. Il primo settore dell’export regionale è quello delle produzioni meccaniche, che raggiunge un ammontare globale pari a 15,1 miliardi di euro, mentre il giro d’affari sui mercati internazionali di vino veneto si avvicina ai 3 miliardi di euro, quota che conferma la Regione ai vertici della classifica nazionale. Anche nel 2022 la seconda e la terza regione, Piemonte e Toscana, considerate assieme, non riescono a fare meglio del Veneto, a cui è ascrivibile oltre il 36% delle esportazioni di vino italiano”.

In uno scenario mondiale dominato da tensioni e incertezze a livello geopolitico ed economico, l’asse dell’export regionale è tornato a orientarsi, almeno temporaneamente, verso i mercati avanzati. Le esportazioni verso i mercati europei e del Nord America coprono più dell’81% dell’intero fatturato estero delle imprese venete.

Il mercato tedesco rimane il principale punto di riferimento: nel 2022 il valore delle esportazioni in Germania ha superato per la prima volta la soglia degli 11 miliardi di euro grazie alle produzioni metalmeccaniche, alle vendite dei prodotti chimici, farmaceutici e delle apparecchiature elettriche.

Seguono poi quello francese (9,1 miliardi di euro) e gli Stati Uniti (8 miliardi di euro), primo tra i mercati extra UE grazie alla meccanica, all’occhialeria, al comparto moda e alle produzioni agroalimentari: questi quattro settori rappresentano più del 60 per cento dell’export veneto verso gli USA.