Giovedì 7 marzo all’auditorium Santa Caterina di Treviso primo evento di “Classici in musica, nuova sezione del festival “Mythos” firmata da Tema Cultura e Antiqua Vox

Letture teatralizzate a cura di Tema Academy e compositori del ‘500 – ‘600 eseguiti all’organo in stile rinascimentale “Zanin” dal maestro Massimiliano Raschietti

 

Antigone, Cassandra, Giovanna d’Arco, Virginia Woolf e Alda Merini. Dalla più emblematica figura femminile della tragedia greca (l’Antigone di Sofocle) alla profetessa di Troia, narrata da Omero nell’Iliade, condannata da Apollo a non essere creduta, fino al 1400 della pulzella d’Orléans, che guidò la riscossa francese contro gli inglesi, e fu per questo condannata al rogo. Per entrare, poi, nell’era moderna dell’universo femminile con due grandi protagoniste della letteratura del XX secolo: la scrittrice, saggista e femminista britannica Virginia Woolf (1882 – 1941) e la poetessa e aforista milanese Alda Merini (1931 – 2009). 

Giovanna Cordova, ideatrice del festival di teatro classico “Mythos” di Treviso organizzato da Tema Cultura, pone queste donne-eroine del passato e del presente al centro di “Non sono nata per condividere l’odio, ma l’amore”, lo spettacolo che unisce le  letture teatralizzate a cura di Tema Academy alle pagine d’organo eseguite da Massimiliano Raschiett, in calendario giovedì 7 marzo (ore 20), nell’auditorium di Santa Caterina, omaggio alla Giornata internazionale della donna dell’8 marzo. E’ il primo dei tre appuntamenti con “Classici in musica”, una delle novità di “Mythos 2024”, sezione realizzata da Tema Cultura grazie alla collaborazione della Fondazione Antiqua Vox di Treviso, a sua volta promotrice dei festival “Baroque Experience” e “Pagine d’Organo”. Proprio il direttore artistico di quest’ultima rassegna primaverile, il vicentino Massimiliano Raschietti, siederà alla tastiera dell’organo in stile rinascimentale italiano di Santa Caterina ( Zanin, 1998). 

Il repertorio musicale scandirà la lettura teatralizzata affidata ai giovani attori di Tema Academy: Antigone, fiera figlia di Edipo, che morirà per avere sfidato l’editto di Creonte;  Cassandra condotta a Micene come concubina da Agamennone, dopo la distruzione di Troia; la ribellione di Giovanna d’Arco che lasciò la casa dei genitori per combattere gli inglesi, “poiché era stato Dio a chiedermelo”; l’Orlando di Virginia Woolf, un classico della letteratura femminista, romanzo sulle avventure di un poeta che cambia sesso, da uomo a donna, vivendo per tre secoli e incontrando le figure chiave della cultura inglese; la spiritualità della poesia di Alda Merini, per cui “i poeti nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle”.

Le musiche eseguite da Raschietti riportano indirettamente ai contenuti delle letture. “Mi sono concentrato su brani che potessero andare d’accordo con l’organo in stile rinascimentale di Santa Caterina, che per le sue particolarità non consente di suonare tutto il repertorio organistico fino ai nostri giorni”, spiega il maestro vicentino, “Dunque ho scelto musiche del Cinquecento e del Seicento, che avessero una connotazione con l’universo femminile. Va detto che, purtroppo, in quell’epoca alle donne non era permesso di avere un ruolo attivo durante le liturgie della Chiesa cattolica. Ad esempio, le schole cantorum erano composte solo da uomini, chierici e monaci. Perciò non vi sono composizioni di autrici femminili di quel periodo. Salvo un’eccezione, che sono riuscito a recuperare, il Conditor Alme, un inno di supplica rivolto al Creatore composto dalla monaca spagnola Gracia Baptista, del sedicesimo secolo. E’ un rarissimo frammento, un minuto e trenta secondi, della musica composta e suonata dalle monache esclusivamente nelle clausure dei conventi”. Gli altri brani sono di Antonio De Cabezon, molto attivo alla corte di Carlo V, Girolamo Cavazzoni, Girolamo Frescobaldi, dell’anonimo maestro Chigi (secolo XVII), autore di variazioni sopra la melodia ”La Monica”, lamento di una fanciulla contro la volontà della madre di farle indossare l’abito religioso, e di Johann Caspar Ferdinand Fischer con la Passacaglia  dalla suite “Urania”, musa dell’astronomia. Dall’antologia olandese “Susanne van Soldt” di musica per tastiere è tratto, invece, il brano sull’episodio biblico di Susanna e il profeta Daniele.

Anche la sezione “Classici in musica”, come il resto del festival, è resa possibile dall’apporto del Comune di Treviso – Musei Civici e dal sostegno di Banca Prealpi SanBiagio. Le altre due date in cartellone si svolgeranno nella chiesa di San Gaetano, con inizio alle 20: giovedì 4 aprile ancora Raschietti sarà all’organo Callido (1770) per il concerto “Uomini contro nel passato e nel presente”, letture a cura di Tema Academy; lunedì 22 aprile si terrà “Gaia: madre matrigna”, evento ispirato alla dea primordiale che governa la terra e fonte di nutrimento per l’uomo, ma anche di pericolo nel suo antico tentativo di governare la natura. Il maestro Elia Pivetta si esibirà all’organo alternando la musica alle letture di Tema Academy. 

Info e prenotazioni

I tre eventi, aperti alle 19.30 dall’aperitivo di benvenuto, sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti; prenotazioni segreteria@temacultura.it, tel. 3513917499.