“Nel complimentarmi con il neodirettore Diego Tomasi, esprimo anche un plauso al consiglio di amministrazione che designandolo all’unanimità ha confermato quella compattezza e quella coesione indispensabili per le sfide che ancora attendono il mondo del Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si congratula con Diego Tomasi, neodirettore del Consorzio di Tutela Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG.
“In un momento in cui l’identità del nostro Prosecco va tutelata a trecentosessanta gradi – conclude Zaia – anche in campo internazionale, quello che attende Tomasi è un lavoro importante, reso ancora più tale dalla responsabilità che la DOCG si identifica in un territorio Patrimonio dell’Umanità Unesco. Auguro, quindi, buon lavoro, nella certezza di sempre nuove affermazioni”.
“Auguro buon lavoro al neodirettore Tomasi che oggi, raccogliendo il lavoro svolto negli ultimi anni, si appresta ad affrontare una nuova sfida vicina al suo sapere scientifico e alla sua profonda conoscenza del territorio. Sicuramente avremo bisogno anche del suo sostegno per tutelare il Prosecco, una battaglia che richiede la forza di una squadra molto agguerrita per contrastare, in tutte le sedi, il fenomeno dell’italian sounding. Tomasi saprà sicuramente dare il suo contributo a difesa di un vino identificabile con un sito geografico riconosciuto Patrimonio dell’Umanità”.
Con queste parole è invece l’assessore al Turismo e all’Agricoltura della Regione del Veneto a salutare il nuovo direttore di Conegliano-Valdobbiadene.
“Con la nomina di Tomasi il Consorzio di tutela Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG aggiunge un importante ruolo guida nel percorso di tutela e valorizzazione di un prodotto identitario del nostro Veneto – conclude Caner -. Grazie alla sua solida formazione nel settore e all’esperienza di ricercatore sono certo che saprà offrire spunti importanti anche sul fronte della divulgazione e del racconto di questo vino, che lega il suo nome a quello di un territorio unico come quello delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”.