Giorgio Dodi
Giorgio Dodi

Il segretario comunale del PD Giorgio Dodi interviene sulle recenti dichiarazioni del sindaco uscente Luigi Brugnaro: “Il sindaco ancora una volta mistifica la realtà, ma i risultati disastrosi di 5 anni di amministrazione Brugnaro sono sotto gli occhi di tutti. Brugnaro parla di riduzione degli sprechi e di efficientamento della macchina comunale, ma la realtà è che in questi anni, nonostante non ci fossero più i vincoli del patto di stabilità, sono stati tagliati pesantemente i servizi ai cittadini, a partire da quelli maggiormente in difficoltà, con i servizi sociali che sono stati di fatto ridotti all’osso, smantellando un sistema che era un modello per tutta Italia – continua Dodi –. Senza dimenticare, poi, la chiusura indiscriminata degli uffici periferici del Comune, cominciando dalle anagrafi. Questa non è efficienza, è incapacità a governare un territorio”.

“Se vogliamo parlare concretamente anziché raccontare una città che non esiste, basta citare tutti i finanziamenti ottenuti da chi ha lavorato sul serio per Venezia: Pier Paolo Baretta, e i membri del governo e parlamentari veneziani del Partito Democratico. Dai 500 milioni di euro del Patto per Venezia, ai 55 milioni del Bando periferie, per arrivare ai 400 milioni stanziati con il rifinanziamento della Legge speciale e, negli ultimi difficili mesi, i fondi per il ristoro dei danni dovuti all’acqua alta eccezionale dello scorso novembre e i fondi per i buoni alimentari. Questa è la realtà dei fatti, al netto della propaganda di Brugnaro”.

Il segretario del PD contesta anche l’attacco di Brugnaro contro i cittadini che nei giorni scorsi hanno protestato contro le inefficienze dei trasporti: “Sappiamo da tempo che i bisogni dei cittadini sono per il sindaco uno spiacevole contrattempo, ma definire ‘immorale’ la protesta è davvero il colmo. Ma d’altra parte non essendo mai salito su un mezzo pubblico il sindaco non si può rendere conto dei disagi subiti dai cittadini. La gestione disastrosa del servizio di trasporto pubblico in questi mesi è un fatto e i cittadini hanno non solo il diritto, ma anche il dovere di protestare”.