Alloggi popolari, altri 32 appartamenti messi a disposizione delle persone fragili.

Un piano di ristrutturazione degli alloggi popolari per far fronte alle richieste pervenute al Servizio Sociale del Comune di Treviso. Sono stati presentati questa mattina a Ca’ Sugana gli interventi effettuati dall’Amministrazione comunale per le nuove unità abitative.  Nel 2022 verranno messi a disposizione altri 32 alloggi: allo stato attuale sono in corso 10 interventi sulle abitazioni rientrate nella disponibilità dell’Ente, che necessitano di interventi fra gli 8 e i 10mila euro ciascuno. Successivamente ne verranno ristrutturati altri 22.  Entro il mandato è prevista inoltre la riqualificazione di 7 alloggi nel quartiere di San Liberale nell’ambito del progetto PINQUA (importo complessivo 464mila euro).

Gli interventi in programma seguono i lavori già effettuati a partire dal 2019 per 97 alloggi, corrispondenti al 12% del patrimonio comunale in ambito di edilizia residenziale pubblica.  Nel corso del mandato sono stati investiti 5,3 milioni (finanziati in parte da bandi POR FESR) per i lavori di ristrutturazione completa degli alloggi a Santa Bona, San Zeno, Sant’Antonino, San Liberale (2,4 milioni di euro), manutenzione ordinaria (291mila euro), alloggi PINQUA (464mila euro), alloggi da assegnare (220.000 euro) per la ristrutturazione delle parti comuni a Borgo Mestre, im via Bianchini, in via Santa Bona Nuova e a Lanzago di Silea (2 milioni). 

Servizi Sociali. Ad oggi sono prevenute al servizio sociale del Comune di Treviso 67 per sfratto esecutivo, 29 per esecuzioni immobiliari e 78 per altre emergenze (difficoltà economiche, alloggi non a norma) per un totale di 174 domande. Sul fronte dell’emergenza abitativa l’Amministrazione ha erogato negli ultimi due anni (caratterizzati dall’emergenza Covid-19) 838 mila euro a sostegno di 450 famiglie. 

«Da parte dell’Amministrazione c’è sempre stato e ci sarà sempre l’impegno di mettere a disposizione nuovi alloggi», le parole del sindaco Mario Conte. «Nel corso del mandato abbiamo recuperato 107 alloggi e abbiamo la possibilità di metterne a disposizione altri 32. Dal 2020 il Covid ha inciso fortemente sulle marginalità e la domanda di alloggi è cresciuta fortemente. In ogni caso, già dal 2019 avevamo messo in atto un programma che con la pandemia è stato ulteriormente implementato con interventi sia in ambito di riqualificazione che di sostegno alle famiglie in difficoltà. Ringrazio gli assessori Tessarolo, Zampese e Schiavon per il grande lavoro di sintesi con i rispettivi settori per definire un piano condiviso e concreto». 

«Il tema delle case popolari è molto serio e riguarda migliaia di famiglie», chiude il sindaco. «Va trattato con cognizione di causa, dati alla mano e con grande rispetto nei confronti di chi si trova in uno stato di bisogno. Ritengo non debba essere strumentalizzato per fini elettorali, con il rischio di illudere le famiglie».