Il DG del Treviso FCB 1993, Attilio Gementi
Il DG del Treviso FCB 1993, Attilio Gementi

Queste le parole del Direttore Generale del Treviso FBC 1993, Attilio Gementi, al termine del match Este-Treviso, terminato 3-0.

”Non c’è niente da commentare di positivo. Anzi, peggio di così non potevamo giocare. Dal punto di vista dell’atteggiamento, è stato sbagliato sin dal primo minuto. Abbiamo meritatamente perso, ed è qualcosa che non permetto, nei confronti dei nostri tifosi, della nostra società che non ci fa mancare nulla. Quindi, i giocatori sanno qual è il mio pensiero, li vedremo e ribadiremo alcuni concetti dentro le mura del Tenni”.

È sorpreso dal gesto di Perticone?

”Romano è un uomo e gli uomini sbagliano. Sicuramente è un errore grave, un errore che lui non deve fare, è stato un esempio sbagliato. Quindi deve riavvolgere il nastro e ripartire velocemente”.

Quanto sarà importante vincere col Cjarlisn Muzane la prossima gara, che è certamente una squadra forte, ma giocherete in casa, quindi potrà essere un’occasione?

“Dobbiamo pensare a noi stessi e ritrovarci, cosa che non abbiamo fatto. Ciò che non mi è piaciuto è sicuramente, ripeto, il fatto di essere così vulnerabili. Questo non lo possiamo e non lo dobbiamo assolutamente essere. A prescindere che si affronti il Cjarlins. Nessuno mi ha detto: “Domenica è una grande opportunità, c’è l’Este”. Il punto è che abbiamo perso 3-0 senza giocare la partita. Quindi a me non interessa chi è l’avversario, vedi per esempio il Breno che ha recuperato 2-2 proprio col Cjarlins. Quindi questo dimostra che, in questo campionato, non ci sono partite da sottovalutare. A me non piace andare a casa degli altri, non mi interessa assolutamente nulla degli altri. Mi interessa aver visto che questa non è la mia squadra, e che i giocatori devono mettersi velocemente in carreggiata e dare quello che io voglio da loro. Ma velocemente. Perché, ripeto: noi dobbiamo tanto, a questa proprietà, e dobbiamo onorare i nostri tifosi, che anche oggi ci hanno sostenuti dal primo all’ultimo minuto. Di tutto questo noi ci dobbiamo vergognare e ci dobbiamo scusare, perché si può perdere, ma con dignità e onore”.