Felice di nascere all’ospedale Città del Piave
Felice di nascere all’ospedale Città del Piave

“Felice di nascere all’ospedale Città del Piave”. Le prime a indossare la novità sono state Camilla e Margherita, due meravigliose gemelline nel punto nascite di San Donà di Piave.

Da oggi, infatti, tutte le neomamme che nel 2024 partoriranno in questa sede riceveranno un welcome kit che consiste in un body da neonato con impresso sulla parte frontale i loghi di Ulss4, Città di San Donà di Piave e azienda AX Sun68 che con il proprio contributo ha permesso di realizzare l’iniziativa.

Oggi alla presentazione della novità sono intervenuti il direttore generale dell’Ulss 4 Mauro Filippi, il sindaco Alberto Teso, personale medico e sanitario e i direttori della pediatria e dell’ostetricia, Pier Giuseppe Flora e Marika Soldà la quale ha consegnato i body ai genitori delle due gemelline, Alessandro e Caterina di Mestre.

“È un modo per ringraziare le mamme che hanno scelto questa struttura che si sta qualificando sempre più, anche sotto il profilo dell’umanizzazione delle cure – ha esordito il dg Mauro Filippi -. Sono una testimonianza i tanti elogi e donazioni elargite da chi ha frequentato questa struttura. Allo stesso tempo è un modo per ringraziare chi ha queste attenzioni verso un reparto che, a fronte di una diffusa denatalità, sta attualmente crescendo in modo importante: dal 1° gennaio al 18 febbraio 2024 registriamo 63 nascite; nello stesso periodo del 2023 erano 48″. Sta crescendo la richiesta dei genitori di partorire negli ospedali dell’Ulss 4 dove, come ha ricordato il direttore sanitario, la dottoressa Francesca Ciraolo, è anche partito con successo il progetto della gravidanza a basso rischio gestita dalle ostetriche.

“Il messaggio “Felice di nascere all’ospedale Città del Piave ha un duplice significato – ha aggiunto il sindaco Alberto Teso – la natalità, ossia bisogna fare tutto il possibile per favorire la natalità che non è giustificata solo da un aspetto economico ma è anche un problema di mentalità: dobbiamo far capire alle giovani copie che noi ci siamo per aiutarle, che l’ospedale garantisce un servizio di eccellenza e che la società civile sostiene queste assunzioni di responsabilità; poi c’è il richiamo all’ospedale, particolarmente interessante perché in questa Città abbiamo una struttura di elevata qualità, con percorsi innovativi, dove vengono a partorire anche da altre Ulss. La Città del Piave condivide una storia, una geografia, e il Piave non divide ma unisce, ed ora ci uniamo tutti sotto questo grande ospedale per sostenerlo e rilanciarne la fondamentale presenza”.

Nel 2023 il punto nascite di San Donà ha registrato con quasi 500 nati, il 2024 è dunque iniziato con un incremento di nascite dovuto probabilmente alla qualità dei servizi erogati, i quali iniziano dalla disponibilità della patologia neonatale, passano per il parto indolore nelle 24 ore, la pratica “skin to skin”, il cesareo dolce, sino ad arrivare alla gravidanza a basso rischio a gestione ostetrica.

“Umanizzazione sempre più al centro del nostro lavoro – ha puntualizzato il direttore della pediatria Pier Giuseppe Flora –. Un esempio è il cesareo dolce dove la futura mamma viene posta in condizioni favorevoli, viene allestito l’ambiente e ed effettuato il cesareo in modo tale da poter accogliere anche il papà e la mamma effettua il contatto pelle, o skin to skin, subito in sala operatoria”.

“Stiamo facendo un grande lavoro di squadra, un valore aggiunto è ad esempio rappresentato dall’attività sul territorio con la gestione ostetrica delle gravidanze a basso rischio – ha aggiunto la dottoressa Soldà – la futura mamma viene presa in carico a 360 gradi dall’ostetrica del consultorio che l’accompagna in tutto il percorso e anche dopo la nascita”.