Rocker, editorialista ed ora anche scrittore. Rocky Bizzarro, anima e voce dei “RadioFiera”, si cimenta anche con la scrittura autobiografica riportando con pagine di inchiostro la vicenda umana e civile di una periferia trevigiana, un tempo ricca di attività ed umanità ed ora ridotta a sfocato ricordo di ciò che fu.
Fiera è un piccolo mondo antico che non esiste più. Una frase, questa, in cui i verbi sembrano contraddirsi, anche se in realtà sono ben coniugati. Fiera c’è ma non esiste, non in questi tempi almeno e per cercare di comprendere quest’antitesi è necessario tenere conto di una distinzione fondamentale: il quartiere periferico della città di Treviso identificato con il nome “Fiera” è solo lo sfondo, o meglio ancora, il palcoscenico su cui si muove la Fiera raccontata in questo libro, fatta di personaggi dalla natura straordinaria, le cui gesta vivono ancora oggi nella memoria e nelle storie – che spesso assumono tratti mitologici – raccontate a tarda notte nelle osterie o a qualche angolo di strada da quelli che c’erano. Fiera è stata un’enclave di umanità varia e resistente compattata da un inspiegabile e assoluto senso di appartenenza che ancora oggi ne caratterizza i sopravvissuti: “Mi son da Fiera!”, ecco il vanto, l’onorificenza, l’attestato, l’autocertificazione, che conferma l’indissolubile e misterioso legame con il luogo.
“Fiera” sarà presentato venerdì alle 21 alla Chiesa di San Gregorio nel corso del Festival CartaCarbone. Nell’occasione, oltre all’autore, saranno presenti l’attore, drammaturgo e scrittore Vitaliano Trevisan e la direttrice artistica della kermesse Bruna Graziani.