Un albero, simbolo di vita per eccellenza, per ricordare Chiara, la trentatreenne di Carpenedo, morta un anno e mezzo fa dopo aver lottato inutilmente, per quasi un decennio, contro l’anoressia. Alla cerimonia di piantumazione, a villa Franchin, erano presenti tra gli altri, la presidente del consiglio comunale, Ermelinda Damiano, l’assessore comunale alla Toponomastica, Paola Mar, il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto, i famigliari e gli amici di Chiara.
Una data, quella odierna, scelta non a caso: si celebra infatti l’XI Giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla”, promossa con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi derivanti dai disturbi del comportamento alimentare.
“Una campagna – ha ricordato la presidente Damiano – che il Comune di Venezia ha ormai da tempo fatta anche sua, con varie iniziative: da oggi, per quattro sere consecutive, sino a venerdì 18 marzo, le sedi comunali di Ca’ Farsetti, a Venezia, del Municipio e della Torre civica, a Mestre, saranno illuminate di viola.
Giovedì 24 marzo, alle ore 17.30, all’Edificio 53 di Forte Marghera, si terrà inoltre la manifestazione ‘Venezia si colora di lilla’, a cui prenderanno parte, anche l’ambasciatrice locale dell’associazione ‘Fiocchetto Lilla’, Sandra Zodiaco.”
“E’ fondamentale – ha aggiunto l’assessore Mar – che di questa malattia si parli: in famiglia, nella scuola, tra i ragazzi, e che le istituzioni ed il servizio sanitario si facciano carico di interventi sempre più puntuali ed efficaci, aumentando anche le strutture ad essa dedicate, visto che nel nostro Paese soffrono di queste patologie più di tre milioni e mezzo di persone, con 8.500 nuovi casi all’anno.”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha considerato tali malattie la seconda causa di morte tra gli adolescenti, dopo gli incidenti stradali. In ambito internazionale, il “Fiocchetto Lilla” rappresenta da più di 30 anni la lotta contro i disturbi del comportamento alimentare, con l’obiettivo di far crescere la consapevolezza che queste patologie possono oggi però essere curate.
“Questo ippocastano appena piantato – ha osservato il presidente Pasqualetto – avrà il compito di ricordare Chiara, ed insieme di lanciare un messaggio affinché questa malattia venga conosciuta, riconosciuta e non sottovalutata, perché, se presa in tempo, da essa si può davvero guarire.”