Il progetto “I Muri del Silenzio” di Mjriam Bon e Giusy Versace sbarca a Venezia. La presentazione dell’iniziativa, questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Ca’ Farsetti, è stata anticipata da un flash mob sul Canal Grande. Dieci gondole hanno sfilato con altrettante immagini fotografiche in bianco e nero per aprire una riflessione sulle storie di abuso e sopruso in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra oggi, venerdì 25 novembre.
Realizzato con il patrocinio del Comune di Venezia e in collaborazione con l’Associazione Gondolieri, il flash mob si è chiuso nell’androne di Ca’ Farsetti dove è stata allestita una mostra con le foto trasportate dalle gondole, una parte dei 35 scatti in bianco e nero “i cui soggetti sono ritratti nell’atto di coprirsi gli occhi, le orecchie o la bocca, in una diretta restituzione dei tre stadi dell’omertà: non vedo, non sento, non parlo – ha spiegato la fotografa veneziana Mjriam Bon – Si tratta di figure note del mondo dello spettacolo, della musica, dello sport e della politica affiancano persone comuni, in un’azione artistica di sensibilizzazione e denuncia che sfida a guardare, ascoltare, parlare, non voltarsi dall’altra parte. Questo è un progetto contro la violenza, contro l’omertà”.
I dettagli del progetto sono stati illustrati dalla presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano nel corso di una conferenza alla quale hanno preso parte, oltre alle ideatrici dell’iniziativa, una rappresentanza dell’Associazione Gondolieri, il cantautore Daniele Stefani che è uno dei volti ripresi nelle immagini del progetto, e i consiglieri comunali Aldo Reato, Francesca Rogliani, Barbara Casarin e Paolino D’Anna. “Tre immagini selezionate dalla serie “I Muri del Silenzio” – ha esordito Damiano – saranno liberamente visibili per tutto il weekend in tre punti strategici: gli stazi delle gondole di Santa Sofia, San Tomà e Carbon – L’esperienza di oggi culminerà in una mostra dedicata, che sarà realizzata a Venezia in occasione del Marzo Donna 2023. Seppure leggermente inferiori rispetto allo scorso anno, i numeri sui casi di violenza ci confermano che siamo davanti a una piaga sociale che ci impone di abbattere questi muri del silenzio. Il progetto ci consente di evidenziare due aspetti molto importanti sul tema della violenza contro le donne: il silenzio e l’omertà. Come istituzioni dobbiamo farci carico di fare emergere il sommerso, provocato dalla vergogna e dalla paura di denunciare i soprusi”. Per tenere accesi i riflettori sul dramma della violenza di genere, ha aggiunto Damiano “è fondamentale la voce degli uomini. Per questo motivo ringrazio l’Associazione Gondolieri che si è sempre dimostrata sensibile e attenta a supportare le iniziative portate avanti dall’Amministrazione. E’ un lungo percorso di sensibilizzazione e di prevenzione nel quale coinvolgiamo anche le scuole, sul tema c’è grande sensibilità da parte dei giovani”.
In videocollegamento, la senatrice Giusy Versace ha spiegato le finalità dell’iniziativa, nata nel 2019 con un viaggio che ha già toccato diverse città italiane: “Mi emoziona vedere approdare anche a Venezia questo progetto speciale e ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per realizzarlo – ha detto – Credo molto nel potere dell’arte, come dello sport, preziosi strumenti per rendere sempre più forti e trasversali alcuni messaggi come questo. Sono felice dell’evoluzione e della crescita di questo progetto fotografico di Mjriam che unisce l’arte e la fotografia ad un messaggio sociale importante e tragicamente attuale. Sono ancora troppe le vittime e l’omertà è davvero l’alleata più subdola di questa terribile piaga. Sono orgogliosa di averne fatto parte e di vederne la crescita e spero lo siano tutti i volti noti e meno noti che lo hanno sostenuto sin dall sua nascita”. Nel 2020, è stato spiegato nel corso della conferenza, la mostra itinerante è stata declinata in un libro fotografico a tiratura limitata, il cui lancio è affiancato dall’apertura di una raccolta fondi destinata a sostegno delle vittime di violenza indicate dai centri dedicati.