“Sono trascorsi quattro anni dal giorno in cui un’esperienza drammatica ha bussato alle porte contrassegnando per lunghi mesi la nostra vita. Nel dire queste parole non posso non parlare da presidente della regione in cui sono transitate le prime persone nel panorama nazionale di cui è stato acclarato il contagio e, soprattutto, che ha tristemente registrato il primo decesso a causa del Covid; l’inizio di una lunga serie, oltre 17 mila, che nei giorni più bui della pandemia sembrava non dovesse avere fine. A queste vittime rivolgo un pensiero, e anche alle loro famiglie, provate da un così grande dolore in circostanze che, spesso, non hanno consentito nemmeno il minimo conforto di un Addio. Contemporaneamente esprimo la mia vicinanza a chi ha sofferto con la malattia e i ricoveri, vincendo il male ma affrontando una lunga e impegnativa ripresa”.
È il pensiero del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nel girono dedicato alla memoria delle Vittime della Pandemia da Coronavirus.
“La pandemia rappresenta un periodo che, insieme, con forza e sacrificio ci siamo lasciati alle spalle – conclude il Governatore -. Oggi è anche l’occasione per confermare gratitudine e ammirazione a tutti, cominciando dai sanitari: medici, infermieri e operatori che, in prima linea, hanno messo a rischio la loro vita per gli altri. Con essi le Forze dell’Ordine, le Forze Armate, la Protezione Civile, il grande esercito dei volontari, i lavoratori esposti al contatto con il pubblico in servizi essenziali, tutti i cittadini che nel rispetto delle regole hanno contribuito a superare un simile flagello. La resilienza della nostra comunità rimarrà nel nostro bagaglio di società che guarda al futuro”.