Sono il canto e l’internazionalità, gli elementi distintivi delle proposte per il week end del 31mo Festival Organistico Internazionale “Città di Treviso e della Marca Trevigiana”.

Sabato 5 ottobre (ore 20,45) alla chiesa dei SS. Martino e Rosa di Conegliano, il soprano brasiliano Rosana Orsini e l’organista Marco Brescia (allo strumento costruito da Giovan Battista De Lorenzi nel 1862), eseguiranno un raffinato programma di musica sacra a Porto e Santiago de Compostela, tratto da manoscritti del XVIII-XIX secolo, intitolato “Angeli e Sirene”. Concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione Istituto Musicale A. Benvenuti di Conegliano, che festeggia il suo cinquantennale

Si potrà così ascoltare la musica di autori poco o per niente conosciuti, quella che risuonò a lungo nei conventi e nei santuari in quella porzione di penisola iberica affacciata sull’Atlantico da secoli molto frequentata dai pellegrini di tutto il mondo Cristiano (nel medioevo il santuario di Santiago de Compostela era, per essi, la meta più importante dopo Roma). Nel Settecento e nell’Ottocento, in quelle comunità religiose la musica non solo si insegnava, ma si praticava ad altissimi livelli, soprattutto grazie alle scuole di canto femminile (le “sirene” del titolo) anche se sono piuttosto esigue le testimonianze scritte di essa, soprattutto a causa delle coeve soppressioni degli ordini religiosi che ne hanno disperso in gran parte il patrimonio.

I brani proposti dal duo Orsini Brescia provengono proprio dai manoscritti e dai volumi antichi custoditi nella preziosissima biblioteca del Museo della Cattedrale di Santiago e nella Biblioteca Nazionale di Lisbona.

Domenica 6 ottobre (ore 16,30) alla parrocchiale di Santrovaso di Preganziol ci sarà un trio internazionale tutto femminile, composto dal soprano Ji Min Oh, (Corea del Sud); dalla violinista Isobel Cordone (Irlanda) e dall’organista Jeanne Chicaude (Francia): il loro programma, “Astri del Ciel e della Terra”, alternerà opere vocali a pagine strumentali. L’incontro tra la voce del soprano e l’organo si esprimerà in un’originale scelta di brani di sei-settecenteschi, che alternano pagine sacre e profane di autori poco conosciuti come Alessandro Grandi, Giovanni Pandolfi Mealli ed altre di compositori giustamente celeberrimi come Claudio Monteverdi, Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel.

Ingresso libero e gratuito.