“Il giro del jazz in (altri) 80 dischi” è il libro con cui il critico musicale Amedeo Furfaro individua “giovani leoni di tutto rispetto” che grazie ad “una forte personalità artistica ed ad una spiccata creatività” stanno affiancando i grandi maestri del jazz.

E nel quale un capitolo è dedicato al disco “Racconti di una Notte” del batterista e compositore trevigiano Max Trabucco, pubblicato nel 2016 da Abeat records. “E’ abbastanza inusuale trovarsi di fronte a un cd a nome di un batterista ed ascoltare una musica tanto ispirata, intrigante, elegante” – afferma il critico, che lo definisce un disco in cui “è il compositore a mettersi in evidenza prima ancora che l’ accreditato strumentista. Il jazzista lavora infatti più sui temi, le armonie e sul dosaggio degli equilibri che non, ad esempio, sull’uso delle spazzole alle quali, nell’immaginario visivo dello spettatore jazz, è stato spesso demandato il ruolo di moderatrici del clamore percussivo”.

Anche se ha meno di trent’anni – e ne ha già dedicati più di venti alla batteria – Trabucco ha già realizzato numerose pubblicazioni discografiche e due libri didattici, ha vinto concorsi dedicati ai talenti del jazz e ha tenuto un elenco interminabile di concerti. E non è nemmeno la prima volta che viene citato in pubblicazioni che mappano il jazz italiano. Qualche anno fa, infatti, è stato il più giovane batterista italiano la cui biografia è entrata a far parte del “Dizionario del jazz italiano” di Flavio Caprera.

E’, insomma, un curriculum di tutto rispetto, il suo, sostenuto anche da solidi studi (come la laurea a pieni voti in “batteria e percussioni jazz” al Conservatorio di Padova e un master di perfezionamento con Roberto Gatto) e da talentuosa curiosità. Talento e impegno che saranno anche premiati domani al Teatro Stimate di Verona, durante la serata “Ricordando Luciano…” che proclamerà il vincitore della XII edizione del Premio “Luciano Zorzella”, nato per ricordare l’omonimo Artista veronese deceduto nel 2006 e dedicato ai Giovani Talenti del Jazz fino a 30 anni di età.

Il premio è stato vinto dal sassofonista vittoriese Lorenzo De Luca, ma la giuria ha deciso all’unanimità di assegnare un premio speciale anche Trabucco “per la sua visione musicale, per l’eleganza nell’esecuzione ricca di dinamiche, per colori e suggestioni”.

… E se il futuro del jazz italiano avesse un chiaro accento trevigiano?