Attenta Italia. Con tanti giocatori in campo quanti eurodeputati nel Parlamento di Bruxelles (11), la Croazia (gruppo D) arriva stasera al primo bivio dei suoi Europei: se batte la Spagna è prima nel girone e se la vedrà agli ottavi contro una delle terze, se pareggia (o perde, e la Repubblica Ceca non ne approfitta) arriva seconda e sfiderà l’Italia lunedì. Che siano forti non lo scopriamo ora, anche al netto delle stelle Rakitic (Barcellona) e Modric (Real Madrid): quasi un terzo della rosa gioca nel nostro campionato, altri (Kovacic) ci sono passati e altri ancora sono nel mirino. Ma un problema li perseguita: gli hooligans dell’Hajduk, il primo gruppo di tifo organizzato nella storia del calcio, fondato da marinai approdati in Brasile durante la finale dei mondiali 1950. La “Torcida Split 1950”, che dei brasiliani ha preso il nome, si è trasformata in una banda di teppisti: spacconerie (il galletto sgozzato sul prato dello White Hart Lane, prima di un match col Tottenham), pressioni politiche (l’invasione del municipio di Spalato per costringere i consiglieri a salvare il club), richiami al nazismo (la svastica sul campo quando giocarono contro di noi nelle qualificazioni), violenze negli stadi e fuori (questi Europei sono solo l’ultima tappa). Per stasera hanno in programma un altro sabotaggio: chiamati a raccolta i “colleghi” hooligan di Zagabria, tenteranno di guastare alla Nazionale la festa della possibile qualificazione. E poi si concentreranno su come rovinare gli ottavi, probabilmente contro di noi.

Gian Nicola Pittalis

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