Una grande nave a Venezia (foto di archivio)
Una grande nave a Venezia (foto di archivio)

“Il decreto legge sulle grandi navi appena approvato in prima lettura dal Senato segna un altro passo a favore di Venezia. Grazie all’impegno del Governo Draghi, in piena sinergia con il Comune, la Città Metropolitana e la Regione stiamo dimostrando all’Unesco e al mondo quanto Venezia sia al centro della strategia di rilancio del Paese, quanto sia un modello universale di sostenibilità economica, ambientale, turistica”. Lo sottolineano in una nota congiunta il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

“Grazie alla proficua collaborazione con i ministri Cingolani, Giovannini, Franceschini e Franco e grazie ai miglioramenti apportati dai senatori, il decreto rafforza e velocizza gli interventi per realizzare gli approdi temporanei delle grandi navi nell’area di Marghera e affida al commissario, l’attuale presidente dell’Autorità di sistema portuale, i poteri necessari per intervenire in modo strategico e rapido per rilanciare l’attività del porto. Si tratta di un provvedimento né semplice né facile, perché impatta in maniera importante e significativa sull’economia del territorio, sul lavoro, quindi sulle compagnie di navigazione, sul gestore degli approdi attuali alla marittima, su tantissimi lavoratori, sull’intera città metropolitana e sull’indotto. È una scelta emergenziale dovuta a mancate decisioni ed errori che sono stati fatti in passato. Fondamentale che nella conversione siano state estese cig e ristori alle imprese dell’ indotto e delle attività commerciali collegate. Ora guardiamo in avanti e faremo pressione costante affinché questi provvedimenti arrivino all’obiettivo nel più breve tempo possibile.

Gli emendamenti al decreto hanno stabilito che i primi approdi temporanei dovranno essere pronti entro la stagione crocieristica del 2022, per evitare ripercussioni economiche a oltranza. L’attuale concessionario sarà coinvolto anche nella gestione degli approdi stessi, in modo da non disperdere il know-how acquisito dalla società e dai suoi lavoratori. Sono stati anche incrementati i fondi già cospicui stanziati dal Governo per i ristori e le compensazioni per le compagnie di navigazione, per l’indotto, per il concessionario e per i lavoratori. Sono stati garantiti così tempi più certi per gli investimenti e più tutele per il territorio. Si è trattato di un lavoro delicato durato mesi per fare sintesi di interessi complessi, come la salvaguardia della laguna, Venezia, l’Unesco e i lavoratori, l’economia, la tutela ambientale, con un impatto di diversi miliardi di euro di fatturato. Ora è fondamentale che partano i cantieri al più presto, non solo per i due accosti temporanei del 2022, ma contemporaneamente anche per i due di canale lato nord e per la manutenzione dei canali navigabili esistenti. Su questo vigileremo attentamente, perché non possiamo permetterci alcun ritardo. Con orgoglio, e a ragion veduta, oggi possiamo dire che Venezia, la più antica città del futuro, è nel cuore del Governo, del Parlamento e dell’Italia intera”

“Voglio esprimere a nome della città di Venezia e mio personale – aggiunge il sindaco Brugnaro – un sincero ringraziamento al ministro e amico Renato Brunetta che ha mantenuto un costante filo diretto con la città e si è speso in prima persona per migliorare il provvedimento a favore dei lavoratori e delle imprese. Il suo intervento è stato decisivo anche per impedire che venissero approvati degli emendamenti che avrebbero rallentato la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla funzionalità del porto turistico. Un altro particolare ringraziamento a tutto il Governo, specialmente al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e alla Ragioneria Generale dello Stato per aver favorito l’approvazione dell’emendamento di ripartizione per le annualità 2020/2024 dei 200 milioni di Legge Speciale che garantiscono fondamentali risorse per i Comuni di Venezia, Chioggia, Cavallino-Treporti, Mira, Jesolo, Musile di Piave, Campagna Lupia, Codevigo e Quarto D’Altino. Tutti questi Comuni hanno così certezza di 40 milioni di euro all’anno di risorse, opportunamente ripartite, per la realizzazione degli interventi per la salvaguardia della Laguna di Venezia. Resta sempre sul tavolo, inoltre, la richiesta di 150 milioni di euro all’anno per i prossimi 10 anni di rifinanziamento della Legge speciale, come da mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Venezia. Infine, un sincero grazie al direttore generale del Comune di Venezia, Morris Ceron, per il suo silenzioso e puntuale lavoro che ha contribuito al raggiungimento di questi importanti risultati. Ora – conclude Brugnaro – in attesa dell’approvazione definitiva da parte della Camera dei Deputati è fondamentale che, tutti uniti, si continui da una parte ad impegnarsi per risolvere le altre questioni aperte come la definizione del protocollo fanghi e dall’altra si monitorino costantemente gli stati di avanzamento dei lavori. Venezia non può più perdere tempo!”