Un centinaio di dipendenti di Veritas ha aderito a un’iniziativa di sensibilizzazione, organizzata in collaborazione con la sezione Avis di Mestre Marghera, verso l’importanza di donare il sangue.
Tutto è partito da un sondaggio effettuato tra le 3.500 persone del Gruppo, che ha evidenziato un forte interesse nei confronti di questo tema.
Donare il sangue non è solo un atto di solidarietà e altruismo verso il prossimo, ma anche un modo per osservare uno stile di vita sano, dal momento che per donare bisogna essere in salute.
104 donne e uomini di Veritas si sono quindi detti interessati e al momento, dopo le visite previste – alle quali il Servizio di sorveglianza aziendale ha aggiunto anche un elettrocardiogramma – 52 di loro sono stati dichiarati idonei.
I rimanenti saranno visitati nelle prossime settimane.
Dei 52 idonei, 25 hanno già effettuato la prima donazione, andando ad aggiungersi alla nutrita schiera di dipendenti di Veritas già donatori, che lo scorso anno ha fornito oltre 300 sacche di sangue e plasma.
Inoltre ogni anno, in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra il 14 giugno, Veritas organizza iniziative di sensibilizzazione e illumina di rosso la torre piezometrica di Marghera, uno dei simboli della città.
“Questa – spiega il presidente di Veritas, Marco Bordignon – è solo una delle nostre numerose attività di prevenzione e salvaguardia della salute del personale. Da anni sono a disposizione il Pink camper, che offre gratuitamente alle donne lo screening per la prevenzione del tumore al seno; le visite per la prevenzione dei tumori della pelle; l’esame del Psa per il monitoraggio delle patologie alla prostata; la consulenza con una nutrizionista, il servizio di ascolto psicologico e le iniziative di active ageing per mantenersi in forma”.
“Ringrazio Veritas per la disponibilità e l’attenzione verso i temi della donazione di sangue – dice Giorgio Brunello, presidente di Avis Mestre Marghera – quando le imprese hanno questa sensibilità verso Avis, si crea un circolo virtuoso che rinforza i legami dell’azienda verso i propri dipendenti e, attraverso i loro donatori, si aiutano gli ammalati a superare le loro difficili situazioni di salute. Auspico che la collaborazione prosegua e che sia di esempio per tutte le imprese del veneziano”.