Molti gli intervenuti oggi all’inaugurazione della “Stanza dell’abbraccio” nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Conegliano, una stanza dedicata all’accoglienza di donne, anche con i loro figli, vittime di violenza. Amministrazioni, associazioni e operatori sanitari in stretta, generosa collaborazione hanno contribuito al compimento di questa iniziativa, che si inserisce nelle progettualità messe in atto dall’Ulss 2 Marca trevigiana a supporto delle donne vittime di violenza e dei loro bambini.

La dr.ssa Martina Barban, medico di Pronto Soccorso (PS) negli ospedali di Conegliano e Vittorio Veneto referente per le donne vittime di violenza afferenti al PS di Conegliano, con il supporto di alcune infermiere, ha coordinato la realizzazione del progetto, ideando eventi svoltisi nel corso dell’anno – dalle cene solidali ai concerti, dagli spettacoli teatrali alle vendite di noci – per la raccolta di fondi, con il supporto di associazioni, istituzioni e amministrazioni locali, dando il via a una gara di solidarietà finalizzata all’acquisto degli arredi della stanza.

Gli interventi della presidente della V Commissione Politiche Socio sanitarie, Sonia Brescacin, dell’assessore e responsabile del Centro Antiviolenza (CAV) di Vittorio Veneto per il distretto Pieve di Soligo, Antonella Caldart, della presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Treviso, Olga Rilampa, e del sindaco della Città di Conegliano, Fabio Chies, presenti all’inaugurazione di oggi, hanno sottolineato la necessità di sostenere iniziative di questo genere, coordinate tra più attori quali forze dell’ordine, servizi sociali, ospedali, che supportano e sostengono in sicurezza le donne vittime di violenza: oggi nel nostro territorio esiste una rete di interventi che permette alle donne in difficoltà di sentirsi protette.

La dr.ssa Barban ha evidenziato come l’idea della Stanza dell’Abbraccio sia nata dalla necessità di accogliere la donna, con eventuali figli, che con coraggio e sofferenza chiede aiuto, lasciando tutto per cercare di sopravvivere. Si tratta di donne che arrivano al Pronto Soccorso senza nulla cui, grazie a questa iniziativa, viene fornito un kit (tuta, biancheria intima, necessario per l’igiene personale) restituendo loro un minimo di dignità.  

“Ringrazio tutti coloro cha hanno contribuito alla realizzazione della Stanza dell’Abbraccio – il commento del direttore generale, Francesco Benazzi  –. Questa è  un’iniziativa d’amore per le donne che hanno bisogno di un aiuto concreto, ma, anche, un monito per noi uomini, contro l’indifferenza alla violenza”.