La Camera di Commercio ospita nella bella sala Borsa la Mostra “Betlemme”, un prezioso  momento in questo periodo natalizio.

Una mostra aperta a tutti perché tutti possano cogliere le proposte di riflessione selezionate per i visitatori e per i turisti, quasi in una tappa di pellegrinaggio in un luogo laico.  L’idea nasce per offrire l’occasione per fermarsi anche un attimo in questo periodo di pandemia e festività natalizie insieme.
Un bisogno di comunità cittadino in collegamento diretto con la Terrasanta dove le famiglie stanno vivendo un particolare momento difficile. Un’economia povera, infatti, basata dalla vendita dei manufatti venduti ai pellegrini la cui assenza ha portato una situazione di povertà  per queste famiglie.

Potremo vedere questi manufatti nella mostra aperta dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 18.00 anche sabato 11 e domenica 12 Dicembre sempre in Camera di Commercio a Treviso con la possibilità di acquisto degli oggetti degli artigiani di Betlemme.

La volontà è dunque quella di creare un collegamento tra Treviso e la Terrasanta capace di mantenere viva l’energia che proviene dalla visita alle terre della Natività.

“Abbiamo colto  l’essenza che ci ha offerto il racconto di Padre Francesco Ielpo commissario della custodia della Terrasanta del nord d’Italia. Lieto di questo incontro in Camera di Commercio – evidenzia il Presidente Mario Pozza – dove il fare impresa trova un’occasione di relazione e  di riflessione. Mondi distanti e interrotti dalla pandemia dialogano con la mostra Betlemme e i manufatti, espressione di un’economia artigianale.”

La Camera di Commercio è anche questo – afferma il Segretario Generale Romano Tiozzo – in un momento in cui dobbiamo nutrire anche gli animi, volti ad azioni del buon fare nella vita quotidiana e del fare buona impresa guardando al futuro e ai giovani. Uno sguardo diffuso anche verso la Terrasanta è sicuramente un’occasione di riflessione verso una realtà in cerca di una soluzione non ancora trovata.”

“La mostra – continua Padre Francesco Ielpo, Commissario di Terra Santa, in collegamento da Milano – è composta da tre parti: storica, artistica e attuale, la più delicata. L’economia di Betlemme ruota intorno al turismo religioso, oltre 11.000 famiglie  vivevano dell’indotto dei pellegrinaggi, tra i quali trasporti, hotel e ristoranti. Con la pandemia si è verificata una totale perdita del lavoro. Per noi francescani la missione primaria è prendersi cura dei Luoghi Santi e delle persone che li abitano tramite la costruzione di abitazioni, la creazione di scuola e l’introduzione al mondo del lavoro. Sono nate delle cooperative per l’artigianato, con la possibilità di insegnare un mestiere alla gente del posto e allo stesso tempo permettere ai palestinesi di restare nei Luoghi Santi. La crisi ha avuto come conseguenza una drammatica desertificazione dei territori di Betlemme, le famiglie si sono spostate alla ricerca di una prospettiva futura. Grazie alla Camera di Commercio abbiamo la possibilità di sensibilizzare e donare dignità al valore artigianale degli abitanti di Betlemme.”

È poi intervenuto Don Michele Marcato, insegnate dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e guida per la Terra Santa – è una sofferenza non poter tornare attualmente in Terra Santa, possiamo pregare e restare informati. La cittadinanza ha manifestato interesse per il pellegrinaggio e la mostra è uno strumento molto importante per sensibilizzare la popolazione.

Conclude Maria Letizia Chiavellati dell’Associazione Una Luce di Speranza – Da 30 anni mettiamo in collegamento la scuola italiana e quella palestinese, permettendo uno scambio epistolare tra studenti. Ma non solo,  studenti di religioni diverse collaborando rispettandosi. Il messaggio della mostra, formata da un insieme di cartelloni realizzati dagli studenti,  sottolinea che comunicare anche oltre il muro è possibile.

La mostra è aperta:

dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 18.00,

venerdì dalle 9.00 alle 17.00

sabato 11 e domenica 12 dalle 9.00 alle 18.00

con la possibilità di acquisto degli oggetti degli artigiani di Betlemme.