Mattia Collauto
Mattia Collauto

Queste le dichiarazioni di Mattia Collauto, direttore Sportivo del Venezia FC, il quale ha incontrato oggi la stampa in videoconferenza.
Innanzitutto Direttore: come stai cercando di “digerire”la batosta di domenica contro l’Hellas Verona?

“In realtà sto cercando di rimuoverla. Credo sia quello che stiamo facendo un po’ tutti. E’ una partita che si può prendere in una di due strade: uno può portarsela dietro e averla addosso come un fardello, altrimenti può prendere spunto da quello che è successo svoltare, perché è stata una partita che, naturalmente, ha lasciato interdetti quasi tutti. Perché fare un primo tempo così importante non lasciava presagire una ripresa così, invece è stato un blackout. Abbiamo preso paura dopo il primo goal subito. La realtà è che abbia fatto un primo tempo dove abbiamo dimostrato di essere una squadra vera, ma soprattutto una squadra di serie A vera, perché il Verona probabilmente ci ha messi poche volte in difficoltà come li abbiamo messi noi; e poi però abbiamo subito una rimonta, dal punto di vista mentale, che nessuno si aspettava.  Però la cosa importante è che abbiamo subito, dal giorno dopo la sconfitta, cominciato a pensare alla partita successiva; non c’è altro da fare, inoltre vanno analizzate tutte le carenze che abbia avuto, e che sono tante. Ma adesso guardiamo al futuro, prendiamo tutto quello che di positivo c’è stato in questa partita, ed è stato tanto veramente tanto. Detto questo, capiamo il dispiacere di tutti, ma il calcio è questo: regala emozioni in positivo e negativo e, come si può vedere, stiamo vivendo un campionato dove purtroppo dobbiamo passare anche da queste cose.  L’ultima volta che ci siamo sentiti in conferenza ho detto che stavamo facendo la scorta per quando ci saranno le difficoltà, le quali poi si sono presentate; e dobbiamo saperle anche affrontarle, ce la dovremo giocare fino alla fine, sarà molto dura, però io sono convinto che questi ragazzi, da questo punto di vista daranno soddisfazioni, le stanno già dando, perché siamo vivi anche nella difficoltà!.
In base alla tua esperienza: che cosa manca ancora a questa squadra?
“Sicuramente continuità di risultati, perché alterniamo risultati importanti ad altri match in cui non facciamo punti, ma questo è il percorso obbligato che devi fare: naturalmente ci si aspetta una crescita da questo punto di vista, ma si passa anche attraverso queste batoste, anche se non lo si vorrebbe, perché tutti vorremmo che partite come quelle di domenica si potessero considerare già chiuse. Ma al di là di questo, nel  campionato l’esperienza te la fai sul campo di battaglia, io non conosco altre strade”.
Si è infortunato David Okereke. Ci puoi dire qualcosa di più delle sue condizioni?
“Io credo che, trattandosi di una lesione, non lo vedremo i primi giorni di gennaio. Non credo che riusciremo a recuperarlo prima. Attualmente,  non ho una diagnosi precisa, per cui se ne riparlerà dopo le feste”.
Parlando invece di cose positive: tu hai ricevuto il premio come miglior ds della serie B nella stagione 20/21, Paolo Zanetti ha ricevuto un altro premio, come stai vedendo questo processo di maturazione da parte del Venezia? Riuscendo a pareggiare ove possibile, ovvero con Spezia, Salernitana e Verona, probabilmente ora la percezione delle cose sarebbe differente.
“Noi dobbiamo
 imparare a gestire i momenti, perché è evidente che a questa squadra manca soprattutto questo: la gestione dei momenti chiave. Purtroppo i fatti dicono che, se avessimo ragionato in questo modo, anche con soli 3 punti in più, oppure pareggiando con Salernitana, Spezia e anche Verona, la classifica e il momento sarebbero stati visti in modo totalmente diverso. Perché è evidente che la squadra sta facendo ottime cose, ma ci manca qualcosa: dal punto di vista in classifica, per colpa nostra, abbiamo buttato al vento dei punti che per noi significano tanto. perché ogni punto deve essere vita per noi, perché frutto del lavoro che è stato fatto fino adesso. Io credo che se il Venezia avesse fatto quei punti, nessuno avrebbe potuto dire niente, ed è un peccato perché sono punti che poi fai fatica andare a riprendere da altre parti, ma saremo costretti a farlo, perché, come ho detto anche nelle scorse interviste, credo che per arrivare all’obiettivo, il Venezia dovrà fare dei punti laddove magari qualcuno pensa che non sia possibile farlo, e quindi saremo costretti a farlo anche in questo modo. Quindi dobbiamo rimboccarci le maniche, mettere le gambe in spalla e pedalare, quindi andare a fare bottino da qualche altra parte, a cominciare da sabato contro la Juventus. Chiaramente è una partita veramente difficile, ma abbiamo l’obbligo di andarli a guardare in faccia e tentare il colpo”.
Dove pensi che dovrà essere puntellata questa squadra?
“Stiamo valutando un po’ le cose, ma intanto arriviamo a gennaio, ci sono ancora partite importanti. Sicuramente faremo delle valutazioni però non prima di aver giocato queste tre partite; dopodiché, faremo delle riflessioni su quello che ci potrà servire . Io intanto penso ai ragazzi che magari da qui alla fine possono darci delle soddisfazioni, e possono avere l’opportunità di fare cose importanti sul campo. E dopo, come detto, da gennaio in poi, ci penseremo; ci sarà un mese di tempo, ma noi contiamo di lavorare con questo gruppo e poi ci ragioneremo quando ci sarà l’opportunità di farlo. Ma adesso non possiamo perdere energie fin da ora su quello che potrà essere a gennaio; noi, per portare a casa punti, per portare a casa la “ ciccia per i nostri figli”, non dobbiamo disperdere nessun tipo di energia, anzi dobbiamo arrivare sempre al 100% tutti, perché se siamo al 99 non siamo competitivi; invece  dobbiamo essere con la testa tutti sull’obiettivo immediato”.
Un acquisto di gennaio che avete già in casa può essere Luca Fiordilino.
“Questo sicuramente. Si sta riprendendo bene”.
C’è la consapevolezza che questo gruppo sia in crescita?
”Sicuramente sì, ma i fatti dicono che abbiamo perso tre partite, quindi ci deve essere consapevolezza, ma ci deve essere anche il pepe al fondoschiena, perché per arrivare all’obiettivo non serve solo farsi sentire dire ora “Che bravi”, “Come stanno crescendo”, perché serve a poco; c’è anche la sensazione che, per crescere del tutto, serve anche la sostanza. Infatti tutto quello che stiamo facendo deve essere riportato ai fatti, perché è quello che conta per poi rimanere in questo livello, perché per noi conta tanto,  per il club conta tanto. Quindi l’unico modo è il lavoro. Dobbiamo abbassare la testa e lavorare, attraverso il lavoro ne siamo sempre venuti fuori, perché se siamo in questa categoria significa che è stato fatto qualcosa di straordinario, ma lo abbiamo raggiunto solo lavorando, non conosciamo altre strade, quindi quella è la strada che seguiremo. Sono convinto che questi ragazzi abbiano tutti le qualità morali per farcela”.
Vedi già una sorta di quota salvezza?
“No, non in questo momento. Ci sono squadre sopra di noi che magari adesso stanno facendo benissimo e che magari avranno anche loro un momento di difficoltà, ed altre sotto di noi che magari sono pronte per fare filotti di risultati utili. Pertanto, è ancora troppo presto, secondo me, noi dobbiamo abbassare la testa e cercare di portare a casa il più possibile fieno in cascina, e questo dobbiamo farlo non pensando alla classifica: non ci dovevamo illudere tre giornate fa, non ci dobbiamo abbattere adesso, perché le dinamiche della classifica sono tutte dinamiche da tener conto, ma fino a un certo punto. Perché poi conta la sostanza, che noi vogliamo raggiungere, ribadisco, attraverso il lavoro. Questa classifica all’inizio non se la aspettava nessuno, tuttavia è pur vero che ci manca qualche punto. Alla fine tutto torna e, se ce lo meriteremo, alla fine saremo premiati”.
Avete pensato che cosa ne sarà, a gennaio, di Ala-Myllymaki?
“Si tratta di un ragazzo che ha bisogno di giocare, naturalmente ha bisogno di ritrovare continuità, e dovremo cercare di capire qual è la strada migliore; però è evidente che il ragazzo ha avuto una sfortuna incredibile, e che merita di avere spazio. Ma naturalmente deve trovare continuità di rendimento. Comunque tra una ventina di giorni decideremo poi quali sarà la cosa migliore”.