E’ tornato al suo antico splendore il Ponte della Zecca, uno dei principali ponti storici di Venezia, che collega il molo degli ex Giardinetti Reali con quello di San Marco, nella porzione sud dell’area marciana. A inaugurare la struttura messa a nuovo dopo i lavori di restauro e ripristino strutturale, è stato questo pomeriggio il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, insieme all’assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, al Turismo Paola Mar, all’Urbanistica Massimiliano De Martin e al Bilancio Michele Zuin, oltre ad alcuni consiglieri comunali e alle autorità cittadine.
“Ringrazio tutte le persone che hanno avuto la pazienza e la fiducia che si potesse realizzare questo intervento – ha dichiarato il sindaco Brugnaro – Abbiamo trovato i soldi e abbiamo lavorato insieme, per questo ringrazio tutti i concessionari che hanno spostato le loro barche, così come i gondolieri e i tassisti che ci hanno agevolato. Ognuno ha fatto un passo indietro, nonostante le inevitabili difficoltà del cantiere, a beneficio della città. Riportiamo il ponte al suo splendore originario, un’operazione che senza il coordinamento di tutta la macchina del Comune, oltre che della Soprintendenza, non sarebbe stata possibile. Un ruolo fondamentale l’ha avuto il Consiglio comunale – ha aggiunto il primo cittadino – che ieri, fino a notte inoltrata, ha approvato nuove delibere nell’interesse della città. Il restauro è stato finanziato grazie al Patto per Venezia firmato con l’allore presidente del Consiglio Matteo Renzi – ha concluso – ma i soldi non sarebbero mai arrivati se noi non avessimo messo a punto i progetti. Non bastano le idee, bisogna realizzarle. Per questo annuncio che, grazie ai fondi per il Commissario all’emergenza acqua alta, rimetteremo a nuovo tutta la riva danneggiata dall”acqua granda’ del 12 novembre scorso, sistemando anche i masegni. E’ un modo per rendere tangibile l’omaggio a un luogo che non appartiene solo a Venezia, ma a tutto il mondo”.
Il ponte della Zecca, caratterizzato da una struttura metallica realizzata alla fine del XIX secolo e costituita da travi reticolari e pilastri in ghisa con pavimentazione metallica, versava in uno stato di grave degrado dovuto alla corrosione, diffusa su tutti gli elementi sia per effetto dell’ossidazione che del dilavamento periodico provocato dall’acqua marina.
I lavori di restauro, per i quali l’Amministrazione comunale aveva stanziato a luglio del 2018 un milione di euro, utilizzando i fondi del Patto per la Città, si sono svolti in due fasi e hanno previsto numerosi interventi, caratterizzati da un approccio conservativo per la parte del restauro degli elementi in ghisa che costituiscono la struttura originaria del ponte, al quale si è affiancato un recupero funzionale della struttura.
In particolare, è stata rimossa la passerella provvisoria, ripristinando il percorso originario a livello della pavimentazione della fondamenta e mantenendo comunque le strutture in ghisa originali a testimonianza della storicità del manufatto. Non essendoci più la necessità di alzare la parte centrale del ponte, come era previsto nella sua forma iniziale, è stato realizzato un ponte pedonale su unica campata, da sponda a sponda, creando un nuovo sistema di fondazioni con cordolo in calcestruzzo e pali trivellati. Anche il parapetto storico è stato interamente restaurato, integrando le parti mancanti o irrecuperabili, ed è stato inoltre realizzato, nell’ottica di non alterare in modo troppo evidente la monumentalità della struttura storica, ma nello stesso tempo per rispettare le norme di sicurezza, un contro-parapetto con profili in acciaio inox satinato, posti ad altezze tali da non interferire con la visuale del manufatto storico. Dopo il restauro il ponte risponde in pieno alle norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche, dato che il suo piano di calpestio è stato nuovamente raccordato al selciato in masegni del molo di San Marco.