Mentre il numero dei dispersi nella tragedia dell’hotel Rigopiano continua a salire drammaticamente (ad oggi sono 24), aumenta anche il contigente di soccorritori impiegati. Da ogni parte d’Italia continuano ad arrivare a Farindola squadre speciali USAR, i vigili del fuoco specializzati nel salvataggio di persone sotto le macerie. Anche Treviso e Venezia Mestre danno il loro importante contributo: coordinati dall’ingegner Giuseppe Quinto, membri scelti dell’USAR trevigiano sono partiti nella notte per l’Abruzzo, assieme ad una colonna di vigili del fuoco mestrini.
Il costante ricambio tra vigili del fuoco è fondamentale: la delicatezza delle operazioni di soccorso all’hotel Rigopiano richiede un’adeguata e incessante profusione di forze fresche. Ogni secondo può risultare vitale per chi è ancora lì sotto, appeso alla sopravvivenza con un filo, bloccato dentro un’oscura prigione di neve e calcestruzzo.
Al momento i superstiti tratti in salvo ammontano a 9: l’augurio della squadra speciale partita nottetempo dal Veneto orientale e giunta a destinazione fra strade dissestate e mille ostacoli naturali, è che i suoi eroici pompieri possano restituire alla luce perlomeno ancora qualche vita umana. Il tempo stringe.