È un’influenza killer. I medici accusano le campagne di disinformazione contro il Fluad e sono convinti che i morti si potevano evitare. I dati registrano 100mila vaccinati in meno e pronto soccorsi strapieni, 50mila persone ferme a letto con 39 di febbre, 132 in ospedale per complicazioni dell’influenza di cui 60 in terapia intensiva. Non è finita. La cifra più drammatica: al 31 gennaio i morti sono 22. Un’influenza così virulenta come quella che ha colpito il Veneto in queste ultime settimane non si vedeva da tempo. La Regione Veneto interviene suggerendo di vaccinarsi “L’aggressività di questa malattia è sicuramente agevolata dal forte calo delle vaccinazioni. È una diffidenza da superare – spiega l’assessore alla Sanità Luca Coletto – anche perché gli esperti ci dicono che non si può escludere a un nuovo picco a febbraio”.

Padova è la provincia veneta con il maggior numero di vittime, sono 11. La seconda è l’Ulss 6 di Vicenza con quattro decessi. La seconda nella classifica per numero di “forme gravi e complicate” è l’Ulss 9 ne conta 22, dietro i 41 casi di Padova e gli 11 di Vicenza. Tutti gli ospedali della Marca sotto pressione. Dall’inizio del monitoraggio ad oggi le forme con complicazioni sono state 124, con un’età media di 56 anni. 77 sono i casi considerati “gravi”, dei quali 69 ricoverati in terapia intensiva. L’82% dei casi complessi presenta patologie pregresse. Nuovo record di epidemia anche per Venezia con numeri sino a cinque volte superiori quelli del 2013-2014. I dati raccolti dall’Ulss 12 veneziana dicono che nella settimana dal 12 al 19 gennaio sono di nuovo aumentati i casi segnalati nella fascia di età pediatrica. È invece lievemente diminuito il dato tra gli adulti: l’incidenza è scesa da 50 a 36 casi ogni 10.000 utenti, per un di circa 970 adulti malati.