Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil varano una piattaforma unitaria

 

La contrattazione di secondo livello come antidoto contro il carovita. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil propongono a livello locale una piattaforma comune per il rilancio delle relazioni industriali con l’obiettivo diffondere in modo capillare ed esteso nelle aziende della moda, della chimica e dell’energia la contrattazione di secondo livello.
“L’aumento della disparità nella distribuzione dei redditi derivante dall’inflazione e da salari inadeguati, e in più generale l’inasprirsi delle disuguaglianze nell’accesso alle opportunità di sviluppo – affermano i segretari generali provinciali di Filctem Cgil Treviso Massimo Messina, Femca Cisl Belluno Treviso Gianni Boato e di Uiltec Uil Belluno Treviso Rosario Martines – sono temi su cui è necessario creare maggiore consapevolezza. Per questo motivo vanno ritarati tutti gli elementi che la contrattazione di secondo livello può portare ai lavoratori, alzando un’asticella che spesso rimane troppo in basso, riducendo quella che dovrebbe essere una equa ripartizione della ricchezza prodotta”.
In questo contesto lo sviluppo e la diffusione capillare della contrattazione di secondo livello con una piattaforma comune rappresenta un’opportunità per raggiungere importanti obiettivi: il rilancio e lo sviluppo delle relazioni sindacali con il pieno coinvolgimento di tutti i lavoratori, il rafforzamento dell’occupazione, lo sviluppo e la creazione di condizioni di prospettiva per le aziende, il miglioramento della professionalità, un’articolazione degli orari che permetta di conciliare le esigenze produttive con le necessità dei lavoratori, il miglioramento dei risultati economici e salariali dei lavoratori e infine la conciliazione vita-lavoro.
Il documento traccia le linee-guida della contrattazione che sarà portata in tutte le aziende del comparto. Sette i punti che si andranno a discutere con le aziende: relazioni sindacali e partecipazione, sicurezza, premio di risultato, welfare aziendale, orario di lavoro, smart working, integrazione malattia.
Il sistema delle relazioni sindacali per Filctem, Femca e Uiltec va arricchito attraverso la nascita della rappresentanza dei lavoratori, incontri informativi periodici e almeno un incontro all’anno con analisi della situazione e prospettive di sviluppo, la creazione di procedure e strumenti per trasferire le informazioni ai dipendenti. Per quanto riguarda la sicurezza, la piattaforma propone l’avvio della procedura per l’elezione della Rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza, riunioni periodiche con i soggetti indicati per gli adempimenti relativamente alla sicurezza, maggiore formazione, analisi e comunicazione delle criticità trovate nello stabilimento e indicate dai lavoratori.
In riferimento a quanto previsto dalle norme e dai CCNL, le tre Federazioni s’impegneranno per una maggiore diffusione del Premio di Risultato nelle aziende della Marca, con erogazioni economiche derivanti dal raggiungimento di obiettivi e parametri riferiti alla produttività, redditività, qualità ed efficienza. Sul fronte del welfare aziendale, Messina, Boato e Martines spiegano che “con la ripresa della contrattazione di secondo livello, riteniamo si possa consolidare in ogni azienda una piattaforma welfare: conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, borse di studio per figli, rimborsi abbonamenti a mezzi pubblici, buoni carburante o spesa fino al limite previsto, benefit collettivi”.
Attenzione anche all’orario di lavoro, con la richiesta di maggiore flessibilità, in linea con le esigenze aziendali ma con la possibilità per i lavoratori di conciliare l’impegno familiare per un miglioramento dell’efficienza e della capacità produttiva. Si chiede particolare attenzione su contratti part time e gestione dei figli piccoli, con la possibilità di poter ottenere una riduzione dell’orario di lavoro a 7 – 6 – 5 – 4 ore giornaliere. Infine lo smart working, una modalità di lavoro che per le Federazioni sindacali dovrebbe “entrare strutturalmente a far parte delle flessibilità gestite nelle aziende, con particolare attenzione al diritto alla disconnessione e alle modalità di lavoro richieste attraverso strumenti messi a disposizione dall’azienda”, e l’integrazione malattia, con la richiesta di rendere indennizzati al 100% i primi tre giorni di malattia per i lavoratori operai, “per ridare dignità ed equità a questi dipendenti”.