La Guardia di Finanza di Venezia, sotto la direzione della Procura della Repubblica di
Venezia, ha sottoposto a sequestro 1,4 milioni di mascherine anti COVID irregolari, di
cui 887.000 dispositivi di protezione individuale FFP2 e 430.000 chirurgiche.
Il materiale, di produzione e provenienza cinese, è stato rinvenuto in 2 distinti
interventi di controllo su strada eseguiti dal II Gruppo di Venezia a 2 autoarticolati in
transito nell’area di Marghera.
Il primo intervento ha riguardato un container contenente centinaia di scatoloni di
confezioni di mascherine chirurgiche e semi maschere FFP2 apparentemente in
regola, in quanto munite della prescritta marcatura “CE”, che certifica la piena
conformità degli articoli rispetto ai criteri di produzione previsti e ne consente la
commercializzazione e l’utilizzo nel territorio dell’Unione Europea. I successivi
approfondimenti hanno tuttavia permesso di appurare come le mascherine chirurgiche
fossero sprovviste delle certificazioni obbligatorie mentre le semi maschere FFP2
fossero state prodotte e validate seguendo un iter semplificato e differente da quello
ordinario, circostanza non riportata né sul prodotto né sul relativo packaging ma tale
da poter trarre in inganno il consumatore in ordine all’effettiva protezione fornita, non
paragonabile a quello degli ordinari dispositivi di protezione individuale. A seguito di
successivo test di laboratorio eseguito su disposizione della Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Venezia, sono stati accertati standard di protezione del materiale
intercettato non conformi rispetto agli standard della categoria formalmente dichiarata.
Il secondo intervento ha interessato un automezzo con un carico di semi maschere
FFP2 anch’esse apparentemente in regola. In questo caso, gli approfondimenti sul
carico hanno permesso di appurare che una parte delle mascherine era stata prodotta
e validata sulla scorta del medesimo iter semplificato non ordinario già riscontrato nel
precedente intervento. L’altra parte, invece, era costituita da semi maschere FFP2
dichiarate come “pediatriche” nonostante non esistano norme tecniche UNI/EN idonee a
garantire protezione per utilizzatori di tale fascia di età. Gli standard tecnici attualmente
utilizzati sono infatti ideati ed attuati esclusivamente per gli adulti e, di conseguenza, le
certificazioni relative alla marcatura CE non possono essere rilasciate per dispositivi di
protezione di tipo pediatrico.
Entrambi i carichi, di valore stimato in circa 460.000 euro, sono stati sottoposti a
sequestro e i titolari delle imprese importatrici sono stati denunciati alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Venezia per immissione sul mercato di prodotti industriali
con segni mendaci.