La Giunta veneta, nell’ambito dei contratti di sviluppo nazionali, ha approvato l’accordo di programma inerente il progetto industriale presentato dalla società Casa Vinicola Botter Carlo e C. di Fossalta di Piave, prevedendo un cofinanziamento regionale da attingere dalle risorse del fondo di rotazione per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

“L’operazione approvata – spiega l’assessore all’agricoltura e turismo, Federico Caner, che ha proposto il provvedimento – prevede la sottoscrizione della Regione, del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e dell’azienda interessata di un Contratto di Sviluppo in base al quale, a fronte di un progetto di investimento per circa 25 milioni di euro, presentato dalla Botter, il MISE corrisponderà contributi per circa 9,5 milioni, mentre la Regione erogherà un finanziamento agevolato per circa 750 mila euro. Il progetto prevede importanti innovazioni delle linee di imbottigliamento e l’introduzione di nuovi software e macchinari improntati a tecnologie conformi al modello di Industria 4.0. Una volta realizzato, l’intervento consentirà all’impresa importanti crescite nel fatturato e un incremento occupazionale”.

Prosegue così l’operatività della Regione nei progetti di investimento strategici proposti da imprese venete del settore agroalimentare, nell’ambito dell’operatività del Fondo di Crescita Sostenibile.

“L’intervento regionale è fondamentale – precisa l’assessore Caner –, perché la sua presenza assicura al progetto cofinanziato importanti priorità nelle graduatorie nazionali e nell’acquisizione delle relative consistenti risorse nazionali. Continua, quindi, il convinto sostegno della Regione alla realizzazione di questi importanti progetti che contribuiscono alla crescita di un settore importante nella formazione del PIL regionale come quello dell’agroalimentare. Abbiamo già cofinanziato due grandi cantine del veronese e un progetto di rilancio delle più importanti latterie venete e si  profilano altri interventi nel settore vitivinicolo, in quello cerealicolo/molitorio e in quello della macellazione e trattamento delle carni, per un potenziale ammontare complessivo di investimenti di circa 150 milioni”.