La direttiva nitrati che equipara un allevamento zootecnico ad una fabbrica inquinante, la carne sintetica che potrebbe entrare in produzione, il latte senza latte e i rischi delle mistificazioni sul mercato come il Prosek sono alcuni dei temi che stanno preoccupando il sistema agricolo trevigiano. Coldiretti Treviso al lavoro a Bruxelles per conoscere personalmente alcune dinamiche che rischiano di compromettere la qualità espressa dal primario di casa nostra.
Una delegazione dell’organizzazione più rappresentativa dell’agricoltura di casa nostra, guidata dal presidente Giorgio Polegato e dal direttore Giuseppe Satalino, in queste ore sta affrontando una nutrita serie di appuntamenti presso le istituzioni europee per toccare con mano le tante criticità che vedono l’Ue a volte artefice di scelte sconsiderate e dolorose per l’agricoltura made in Italy e per gli stessi consumatori.
Il primo incontro ha visto i rappresentanti di Coldiretti Treviso far visita nella sede di Coldiretti e in quella di Copa e Cogeca, la voce europea di agricoltori e cooperative agricole, dove si sono svolti degli interessanti incontri che hanno analizzato le prossime strategie della nuova Pac europea e del Farm to Fork, la proposta legislativa in tema di ambiente studiata per rendere sostenibile il sistema alimentare comunitario.
L’interrogativo è quale impatto queste nuove strategie possono avere su un’agricoltura di qualità come quella di casa nostra? E quindi ci si domanda anche se questi cambiamenti risulteranno sostenibili. 
“Ricordiamo che Coldiretti è quell’organizzazione che ha voluto siglare un patto con il consumatore pretendendo l’indicazione dell’origine in etichetta e mettendoci la faccia per dare le giuste garanzie – sottolinea Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso – La sostenibilità per i nostri imprenditori agricoli è ormai da anni una priorità. L’importante è che, a fronte di questi sacrifici, poi l’Ue non permetta che sulle nostre tavole arrivino prodotti realizzati in giro per il mondo senza alcun rispetto per l’ambiente e per la salute umana. Sul versante Prosek merita un plauso l’on. De Castro e tutto il gruppo di lavoro che sta sostenendo la nuova normativa (vedi sotto) che eviterà simili casi che vanno a ledere i diritti acquisiti di un prodotto già registrato e tutelato”.
Di spessore e interessanti gli incontri di Coldiretti Treviso con gli europarlamentari Paolo De Castro, Gianantonio Da re, Rossana Conte e Paolo Borchia come anche l’audizione pubblica in Parlamento europeo su “Crisi della guerra in Ucraina: impatto sull’agricoltura e la sicurezza alimentare dell’Ue”.

PROSEK: L’on Paolo De Castro sul caso  Prosek ha annunciato la novità di una normativa comunitaria che impedirà il verificarsi di situazioni in cui uno Stato per un proprio prodotto richieda un nome uguale o simile ad una indicazione geografica già registrata. “C’è un nuovo regolamento che stiamo presentando per evitare che uno Stato membro possa ripetere il rischio di utilizzare un nome geografico!  Quindi vogliamo che diventi legge scrivendo chiaramente che non può essere utilizzato un termine che è una indicazione geografica già registrata in un altro Stato membro”.

CARNE SINTETICA: De Castro: “Sarà la scienza a dimostrare che la carne sintetica è pericolosa per la salute dell’uomo”.